Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’opportunità fondamentale per il rilancio del Mezzogiorno e la convergenza con le regioni più sviluppate d’Italia. La coesione sociale e territoriale è un pilastro del PNRR, che punta al riequilibrio territoriale e al rilancio del Sud come priorità trasversale di tutte le missioni del Piano.
Il PNRR destina al Mezzogiorno non meno del 40% delle risorse territorializzabili, pari a circa 82 miliardi di euro, in contrasto con il 34% previsto dalla normativa vigente per gli investimenti ordinari nazionali. Inoltre, ulteriori 306 miliardi di euro di risorse nazionali confluiscono nel Fondo complementare al PNRR, approvato con il decreto-legge 6 maggio 2021 n. 59, per gli anni dal 2021 al 2026.
Il Dipartimento per le politiche di coesione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri monitora il rispetto dell’allocazione del 40% delle risorse al Sud. Una relazione del 9 marzo 2022 conferma che 86 miliardi di euro sono stati destinati al Mezzogiorno, pari al 40,8% delle risorse allocabili territorialmente. Tuttavia, molte risorse sono ancora in fase di allocazione o attuazione, il che potrebbe influire sulla distribuzione finale.
Il PNRR è articolato in sei missioni, ciascuna delle quali contribuisce a ridurre i divari territoriali in modi diversi:
Il PNRR stima che il Mezzogiorno contribuirà per un punto percentuale allo scostamento del PIL nazionale nell’anno finale del Piano. Nel corso del Piano, il Mezzogiorno rappresenterà circa un terzo dell’incremento complessivo del PIL nazionale. La quota del Mezzogiorno sul PIL nazionale dovrebbe aumentare dal 22% del 2019 al 23,4% nel 2026.
Contributi allo scostamento percentuale dallo scenario di base attribuibili alle regioni del Mezzogiorno
2021 | 2022 | 2023 | 2024-2026 | |
---|---|---|---|---|
PIL | 0.2 | 0.7 | 1.0 | 1.0 |
Consumi | 0.3 | 0.8 | 1.1 | 1.1 |
Spesa pubblica | 0.2 | 0.5 | 0.8 | 0.6 |
Investimenti | 0.6 | 2.0 | 3.5 | 3.9 |
Occupazione | 0.3 | 0.8 | 1.1 | 1.1 |
Il PNRR rappresenta un’opportunità unica per il Mezzogiorno di ridurre il divario economico con il resto del Paese. Sebbene ci siano sfide significative da affrontare, come la capacità amministrativa degli enti locali e i tempi di realizzazione delle opere, il Piano ha il potenziale di trasformare il panorama socio-economico del Sud Italia. Con l’implementazione delle infrastrutture moderne, degli investimenti nelle energie rinnovabili e del potenziamento dell’istruzione, il Mezzogiorno è posizionato per crescere e prosperare nel lungo termine.