Un complesso sistema di strade, mura, pavimenti, abitazioni, strutture rettilinee e curvilinee di un antico quartiere nascosto sotto i vigneti, è stato localizzato nell’Isola di Mozia, di fronte a Marsala.
A metterne in risalto l’immagine, grazie a magnetometri e georadar, un gruppo di ricercatori dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia in collaborazione con l’università La Sapienza di Roma, la Sovrintendenza ai beni monumentali e ambientali di Trapani e la Fondazione Whitaker.
“I dati geofisici, raccolti con magnetometri e apparecchiature elettromagnetiche – spiega Domenico Di Mauro, ricercatore dell’Ingv – ci hanno permesso di individuare l’immagine del quartiere urbano presente nell’area a sud-ovest del Tophet, il santuario a cielo aperto dove anticamente venivano praticati sacrifici e sepolture. Le geometrie, le dimensioni, la densità degli agglomerati, tipiche delle strutture delle colonie fenicio-puniche del Mediterraneo sono state poi confrontate con altre evidenze già scoperte sull’Isola”.
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