In diecimila hanno visitato il tempio-duomo al Rione Terra, riaperto domenica pomeriggio al culto a distanza di 50 anni dall’incendio del 16-17 maggio del 1964 che lo distrusse completamente e ridusse in cenere diversi capolavori dell’arte barocca.
Il primo rito religioso nella restaurata cattedrale è stato celebrato dal vescovo della diocesi di Pozzuoli, Gennaro Pascarella, al termine della processione dei santi patroni, San Procolo e San Gennaro, seguito all’interno del tempio e all’esterno in piazza Sedili dei Nobili ed in piazza della Repubblica su due maxischermi da oltre tremila persone.
Dopo la funzione religiosa il duomo è rimasto aperto fino alle prime luci dell’alba con circa diecimila visite registrate dall’associazione Nemea, che ha curato l’ospitalità ed ha guidato i visitatori nella cattedrale e nei locali attigui.
Ammirata la quadreria con le opere della Gentileschi, del Lanfranco del Beltrano e del Fracanzano, ”una delle più alte e selezionate gallerie del seicento nostrano” così definita dallo storico dell’arte e sovrintendente ai Beni Culturali negli anni sessanta a Napoli, Raffaello Causa.
Il Rione Terra, secondo gli accordi tra impresa costruttrice, Regione Campania e comune di Pozzuoli, rimarrà cantiere fino a tutto il 2015 per completare i lavori nei lotti finanziati dall’U.E. e dalla regione Campania per trenta milioni di euro.
Poi la riapertura della zona nord-est. Nel mentre la cattedrale sarà fruibile nei week end sia per le funzioni religiose che per le visite. Previsto un programma di visite il sabato dalle 10 alle 12 e dalle 17,30 alle 18,30 e la domenica dalle 10 alle 11,30.
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