“Non si può continuare a far finta di nulla sapendo che sotto i nostri piedi ci sono enormi potenzialità energetiche, giacimenti di gas e idrocarburi indispensabili a garantire energia allo sviluppo del Paese”.
Parola del ministro per lo Sviluppo economico Federica Guidi, che in un’intervista al Mattino sottolinea: “l’avvio dello sfruttamento delle risorse petrolifere di cui gran parte del territorio è ricco ma che restano sottoutilizzate per non dire del tutto ignorate” è una sfida da vincere per il Sud.
“Ci sono investimenti privati, e non da oggi, pronti ad essere attivati nel rispetto” – continua l’ex presidente dei Giovani Industriali – “delle più ampie garanzie di tutela ambientale. Penso alla Basilicata, alle coste della Sicilia, al progetto del gasdotto Tap”.
“Non si possono confondere le giuste esigenze ambientali con l’immobilismo più totale. Il mondo cambia in 24 ore, e noi non possiamo continuare a dipendere dall’estero: se penso che tra i più importanti Paesi fornitori di energia all’Italia figurano Siria, Libia e Ucraina, una riflessione vada fatta”.
E rimarca l’impegno del governo per l’energia: “è uno degli asset di sviluppo sui quali stiamo alacremente lavorando”; “entro il primo maggio vareremo un primo pacchetto di misure per arrivare entro il 2015 ad abbassare la bolletta energetica delle imprese di almeno il 10%”.
E sul rilancio dell’industria italiana sottolinea: “penso sia indispensabile una politica di investimenti nel Paese e nel Mezzogiorno in particolare. Solo così sarà possibile sostenere le infrastrutture, migliorare e garantire l’accesso al credito”; “io so bene – continua la Guidi – che al Sud fare impresa è più difficile che altrove ma questo non vuol dire che si possa o si debba fare solo turismo”.
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