Grande partecipazione per la prima edizione di “Cantine a cielo aperto”, happening organizzato da ReHub Alburni e dal Comune di Bellosguardo, in provincia di Salerno, che si inserisce nel più ampio “contenitore” dimensionale di Rural Dimensions.
L’obiettivo dell’evento è stato quello di promuovere l’enogastronomia del territorio, allestendo anche un’enoteca all’aperto lungo il corso principale con i migliori vini del Cilento e degli Alburni.
La popolazione locale e dei paesi limitrofi ha risposto alla grande alla manifestazione, che ha ricordato a tutti l’evento più importante dell’anno che era rappresentato dalla “Sagra dell’Uva”, tenutasi per 38 edizioni, che cadeva appunto dopo la festa del patrono San Michele, e che non si tiene più ormai dal 2009.
Il percorso gastronomico prevedeva la degustazione di piatti tipici di Bellosguardo come “ruosp” (pasta lievitata ripiene di acciughe), “bucatini ammollicati” (preparati con pane raffermo, sugo di pomodoro, formaggio, aglio e prezzemolo), la “ciafarredda” (peperoni, patate, zucchine, melanzane fritte in olio di oliva con l’aggiunta di pomodori) e la famosa “sfogliatella bellosguardese” (ripiena di ricotta, albume d’uovo, zucchero e limone) tipicità del paese, spesso messa a confronto con quella napoletana.
Dopo l’opening act del cantautore Niccolò Annibale e dei Travel Gum, gruppo partenopeo che unisce rock, world music ed elettronica, la principale attrazione della serata è stato il concerto evento di James Senese esibitosi con il suo gruppo storico Napoli Centrale (Ernesto Vitolo – tastiere, Gigi Di Rienzo – basso, Agostino Marangolo – batteria).
Con il suo inseparabile sax tenore, a volte anche con il soprano, Senese ha incantato il pubblico numeroso. Il suo groove si è dispiegato in tutte le peculiarità conosciute: sonorità che abbracciano venature jazz, tanto rhythm and blues, funk, e che denotano il suo amore per Miles Davis, John Coltrane, Weather Report.
Con la voce black, graffiante, continua ancora dopo tanti anni a farci riflettere su temi quali il lavoro, le lotte per la sopravvivenza, la fede, l’amore, le denunce e il rispetto per la propria terra. Si susseguono così brani conosciuti come “Campagna”, “ ’O nonno mio”, “Simme iute e simme venute” e canzoni tratti dall’ultimo lavoro “ ’O sanghe”.
Intensa emozione quando James ha ricordato Pino Daniele al quale lo legava un rapporto di vecchia data. Un giovane Pino entrò a far parte di Napoli Centrale suonando il basso. Poi, negli anni a venire, è stato Senese che ha accompagnato Daniele nei suoi tour. “Chi tene ‘o mare”, il suo tributo al compagno di tante avventure mette i brividi.
Infine, proprio in merito al suo ritorno a Bellosguardo, dove aveva già suonato nel 1989, e alle prospettive dei borghi cilentani e alburnini, James Senese si è espresso così: “Dopo tanti anni di carriera non guardo più dove vado, nel senso che non conta la location ma i sentimenti. Non è facile rimanere ancorati alla propria terra, lo spopolamento è una conseguenza della perdita dei valori. Quando uno non riesce a capire i valori del proprio territorio scappa. Io non sono scappato, sono rimasto nella terra dove sono nato e lì morirò, giro il mondo ma pur cambiando la forma i sentimenti sono quelli. Di sicuro stasera è stata una bella dimensione.”
(Emilio Picciano)
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