Cento mila docenti per avere tutte le cattedre occupate dal 1° settembre. Il governo sta programmando il nuovo anno scolastico e secondo le previsioni serviranno 100 mila docenti per coprire tutti i posti. Il 60% dei vuoti sono al Nord. È l’analisi condotta dal Sole 24 Ore su dati elaborati dalla Cisl Scuola.
In sostanza, le operazioni di pensionamento riguardano 30 mila docenti, a questi vanno aggiunti 5 mila docenti di sostegno in più previsti dalla scorsa manovra. Aggiungendo i posti già vacanti si raggiunge la cifra di 100 mila di cui 20 mila solo in Lombardia, 60 mila da Bologna in su. Da capire poi cosa accadrà con le 90 mila domande di mobilità, col rischio di una mobilitazione di massa dal Nord verso il Sud.
Secondo i dati di Cisl Scuola pubblicati sul Sole 24 al Sud la mappa dei docenti mancanti sarà la seguente:
Come si sta muovendo il governo per riempire questi posti? Innanzitutto, verrà fatta una ricognizione dei docenti attualmente presenti nelle graduatorie dei vecchi concorsi o nelle Gae a esaurimento. Ma di solito con questi si riesce a riempire solo il 30% dei posti. Dal concorso straordinario si inseriranno 32 mila docenti. Il concorso ordinario invece non verrà concluso sicuramente prima dell’inizio del nuovo anno. La strada, prevede il Sole 24 Ore, potrebbe essere quella del corso-concorso “sanatoria” per 50-60 mila precari. Altra ipotesi è quella di assumere a tempo indeterminato al massimo 80 mila docenti e spalmare gli altri nei due anni successivi anche per spalmare i costi in bilancio.
Come detto, serviranno 5 mila docenti di sostegno in più (25 mila nel triennio) e non sarà facile reperire docenti specializzati anche per coprire i posti già vuoti. Ci saranno i docenti che hanno concluso i Tfa (Tirocini formativi) ma per gli anni successivi potrebbero esserci problemi.