Il reddito di cittadinanza cambia nel 2022 e arriva una nuova stretta per i percettori. Da un lato legge di bilancio ha già introdotto misure più stringenti, con minori possibilità di rifiutare le offerte di lavoro e maggiori controlli sui beneficiari e sui beni detenuti all’estero. Dall’altro il decreto Covid del 7 gennaio 2022 ha stabilito che i possessori del reddito di cittadinanza dovranno obbligatoriamente recarsi presso i centri per l’impiego e per entrare negli uffici sarà necessario essere muniti di green pass. Senza certificazione verde, dunque, niente reddito di cittadinanza. Il governo stringe ancora di più la morsa nei confronti dei non vaccinati.
Vediamo nel dettaglio tutte le novità della misura.
L’impianto del sussidio resterà sostanzialmente invariato. Il reddito di cittadinanza potrà essere riconosciuto ai nuclei familiari con un ISEE inferiore a 9.360 euro e sarà parametrato in base al numero di componenti familiari, con l’obbligo per i componenti disoccupati maggiorenni (fino a 64 anni) di un percorso di reinserimento lavorativo. Il sussidio economico potrà oscillare da un minimo di 400 a un massimo di 840 euro mensili.
Ecco le novità introdotte dalla legge di bilancio 2022:
Dal 1° febbraio 2022 per i possessori del reddito di cittadinanza sarà obbligatoria la visita periodica presso i centri per l’impiego, per la partecipazione ad attività e colloqui in presenza con frequenza almeno mensile. In caso di mancata presentazione senza giustificato motivo sarà prevista la decadenza dal beneficio.
Ne consegue che tutti coloro che non sono muniti di green pass non potranno entrare nei centri per l’impiego e dunque non potrà accedere al Reddito di Cittadinanza.
Dal 1° gennaio 2022, l’importo mensile del reddito di cittadinanza sarà ridotto di 5 euro per ciascun mese a partire dal mese successivo a quello in cui si è eventualmente rifiutata un’offerta di lavoro congrua. La riduzione non varrà per i nuclei familiari in cui non vi siano componenti tenuti agli obblighi di lavoro, per i nuclei familiari in cui sia presente un soggetto minore di tre anni di età ovvero una persona con disabilità grave; nei casi in cui il beneficio risulti inferiore a 300 euro, moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza.
La riduzione sarà sospesa dal mese successivo a quello in cui almeno un componente del nucleo familiare abbia avviato un’attività da lavoro da almeno un mese e il beneficio sarà rideterminato nelle modalità ordinarie.
La riduzione continuerà ad essere applicata anche a seguito dell’eventuale rinnovo.
Le agenzie per il lavoro iscritte all’albo informatico ministeriale, autorizzate dall’ANPAL a offrire i servizi di incontro tra domanda e offerta di lavoro potranno svolgere attività di mediazione tra domanda e offerta di lavoro per i beneficiari di reddito di cittadinanza e avranno parità di accesso alla Banca dati.
Sarà riconosciuto, per ogni soggetto assunto a seguito di specifica attività di mediazione, effettuata mediante l’utilizzo delle piattaforme sopracitate, il 20 per cento dell’incentivo attualmente previsto per il datore di lavoro che assume un beneficiario di reddito di cittadinanza.
Il 31 gennaio 2022 sarà il termine ultimo per presentare l’ISEE (l’indicatore della situazione economica equivalente) in versione aggiornata. Per continuare a percepire il beneficio economico sarà infatti necessario comunicare all’Inps eventuali variazioni del patrimonio e dell’eventuale attività lavorativa.