Col concorso al Ministero della Giustizia arriverà nuova linfa per rendere l’apparato giudiziario italiano meno lento e farraginoso. Il Decreto Reclutamento, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 9 giugno, ha, infatti, autorizzato, l’assunzione di 16.826 lavoratori, per il periodo 2021/2024, presso l’Ufficio del Processo, da ripartire tra i vari uffici giudiziari dislocati in tutta Italia.
Si punterà su personale altamente qualificato per dare il via alla riforma della Giustizia, snellendo i procedimenti giudiziari, smaltendo il residuo cartaceo e rendendo più veloci ed efficienti le procedure.
Anche questi concorsi seguiranno le nuove regole fast track per i concorsi pubblici, con selezioni rapide e semplificate, gestite dalla Commissione Interministeriale RIPAM. Ci sarà una valutazione dei titoli preliminare, un’unica prova scritta digitale con quesiti a risposta multipla, che potrà svolgersi in sedi decentrate in più sessioni giornaliere.
I candidati vincitori (laureati e diplomati) saranno assunti a tempo determinato (2 anni e 7 mesi per il primo scaglione e 2 anni per il secondo) per attuare i progetti legati al PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza), che ha destinato alla Giustizia 2,4 miliardi di euro.
Per la giustizia ordinaria verranno selezionati addetti all’ufficio del processo di area III, posizione economica F1, con i seguenti requisiti:
Per la giustizia amministrativa saranno, invece, reclutati:
Per quanto riguarda la giustizia ordinaria il contributo degli addetti all’ufficio per il processo consisterà:
Con riferimento alla giustizia amministrativa il personale reclutato curerà gli aspetti informatici e monitorerà l’andamento nel tempo del lavoro smaltito.
Gli addetti ufficio processo per la Giustizia ordinaria saranno assunti presso vari tribunali e corti di appello individuati con uno o più decreti del Ministro della Giustizia mentre i candidati selezionati per gli Uffici del processo della Giustizia amministrativa saranno assunti presso le seguenti sedi:
Inoltre, 7 funzionari informatici e 3 funzionari statistici, saranno assegnati, rispettivamente, al Servizio per l’informatica e al Segretariato generale della Giustizia amministrativa.
Digitalizzazione, nuove assunzioni, ma anche più formazione. Il Ministero della Giustizia investirà nelle competenze dei nuovi assunti con percorsi formativi mirati, legati al PNRR.
Il servizio prestato costituirà titolo preferenziale per l’accesso al concorso per magistrato ordinario; sarà equiparato a un anno di tirocinio professionale per l’accesso alla professione di avvocato e di notaio e a un anno di frequenza dei corsi della scuola di specializzazione per le professioni legali, fermo restando il superamento delle verifiche intermedie e delle prove finali d’esame.
Inoltre, il servizio reso darà ulteriori punteggi nei futuri concorsi per il personale a tempo indeterminato e darà diritto a una riserva di posti nelle selezioni per le qualifiche della terza area professionale.
L’amministrazione della Giustizia amministrativa potrà prevedere, infine, l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo al personale, che abbia prestato il suo servizio con attestato di merito finale, nelle successive selezioni per assunzioni a tempo indeterminato.
La pubblicazione dei relativi bandi è attesa nelle prossime settimane.