- I neoassunti lavoreranno negli Archivi di Stato e nelle Soprintendenze archivistiche
- Le risorse selezionate daranno una mano nella gestione degli interventi del PNRR
- Sarà valorizzata l’esperienza in materia archivistica e biblioteconomica nell’ambito della PA.
Il Ministero della Cultura bandirà presto un nuovo concorso per il reclutamento di 270 funzionari archivisti da inserire a tempo indeterminato, come personale non dirigenziale ad elevata specializzazione tecnica, da inquadrare nell’Area III, posizione economica F1, del comparto Funzioni centrali entro il 2023.
Gli archivisti svolgeranno la propria attività all’interno degli Archivi di Stato e nelle Soprintendenze archivistiche e si occuperanno, in particolare, della gestione degli interventi legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
I compiti dell’archivista
L’archivista si occupa delle seguenti attività:
- gestione degli archivi, intesi come complessi documentari, dalla progettazione e formazione alla conservazione e sedimentazione;
- comunicazione degli archivi, instaurando relazioni con il pubblico e promuovendo il patrimonio archivistico che consentano di impostare nuove attività di ricerca;
- insegnamento e formazione scientifica, creando appositi percorsi didattici, capaci di fornire competenze in termini di capacità di analisi degli archivi, di intervento e di ricerca;
- direzione e amministrazione, definendo e sviluppando le strategie culturali e gestionali di istituti o di altre strutture di ambito archivistico e i relativi programmi.
Concorso Ministero della Cultura: requisiti generali
Potranno partecipare al bando tutti i candidati in possesso di uno dei seguenti titoli:
- laurea in archivistica e biblioteconomia, insieme a un diploma di specializzazione o dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello di durata biennale in materie attinenti al patrimonio culturale, oppure al diploma di una delle scuole di alta formazione e di studio che operano presso il Ministero della Cultura, o titoli equipollenti;
- altra laurea, insieme a un diploma di specializzazione conseguito presso una delle scuole di alta formazione e studio che operano presso la Scuola di specializzazione in beni archivistici e librari o le Scuole di archivistica, paleografia e diplomatica del Ministero della Cultura istituite presso gli Archivi di Stato o titoli equipollenti, oppure a un dottorato di ricerca o master universitario di secondo livello di durata biennale in beni archivistici o equivalente.
Nella valutazione sarà dato un peso maggiore all’esperienza lavorativa in materia archivistica e biblioteconomica nell’ambito della Pubblica Amministrazione.
La domanda per il concorso al Ministero della Cultura dovrà essere trasmessa telematicamente secondo le modalità e i tempi indicati nel bando.