- Stop al maxi-concorso Cpi dopo l’interruzione dei rapporti tra Regione Sicilia e FormezPA
- Rinviata al prossimo autunno l’attesa selezione per i centri per l’impiego siciliani
- Persi 30 milioni di euro UE a causa dei ritardi accumulati dalla Regione
Un nuovo colpo di scena per l’atteso bando di concorso in Sicilia per 1024 assunzioni presso i Centri per l’Impiego. L’interruzione dei rapporti tra la Regione Sicilia e il FormezPa, annunciata nei giorni scorsi dal Presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci, ha infatti causato ulteriori ritardi nella pubblicazione del bando e il rinvio delle selezioni al prossimo autunno.
La ricerca e l’affidamento dell’assistenza tecnica per la gestione delle procedure concorsuali a una società esterna porterà dunque a un ulteriore rinvio delle selezioni e a causa di quest’ennesima battuta d’arresto andranno persi 30 milioni di euro, messi a disposizione dall’Unione Europea tramite le casse statali.
Una perdita consistente che potrebbe causare nei prossimi mesi un’ulteriore rimodulazione del bando e un probabile taglio dei posti messi a concorso.
I ritardi, il “licenziamento” del Formez e le reazioni
La Regione Sicilia aveva annunciato di essere pronta a pubblicare il bando del concorso per i centri dell’impiego già nel mese di giugno, ma un ritardo di pochi giorni nella pubblicazione in Gazzetta aveva costretto la Regione a riscrivere il testo, adeguando l’iter di selezione alle nuove regole dei concorsi pubblici, secondo l’art. 10 della l. n. 44/2021.
La nuova stesura del bando, sia per i laureati (Categoria D), che per i diplomati (Categoria C), avrebbe consentito di realizzare un concorso rapido e semplificato (con una sola prova scritta digitale e una prova orale), gestito interamente dalla Commissione Ripam e dal FormezPA.
Nelle scorse settimane il Presidente Musumeci ha però inaspettatamente annunciato l’interruzione dei rapporti tra la Regione e il Formez, con la nota n. 15789 del 14 luglio, invitando i dirigenti generali “a volere operare una puntuale ricognizione di tutti i rapporti intrattenuti, a qualunque titolo, da ciascun dipartimento regionale con Formez con il quale non sussiste più alcun rapporto di fiducia con questo governo”.
La lettera è arrivata come un fulmine a ciel sereno, destando preoccupazione e scatenando varie reazioni nel mondo politico. Il Formez oltre a gestire le procedure concorsuali, detiene, infatti, in Sicilia diversi incarichi nella Formazione.
Il capogruppo PD all’ARS Giuseppe Lupo ha annunciato la presentazione di un’interrogazione parlamentare e ha chiesto al Presidente Musumeci di chiarire i motivi che lo hanno spinto a far saltare l’accordo tra Regione e Formez, “istituto di formazione che fino ad oggi ha fornito servizi e personale qualificato all’amministrazione regionale”.
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