Dopo la tornata di prove scritte del concorso scuola infanzia e primaria, svolte a dicembre per reclutare oltre 12000 candidati, a febbraio arriveranno anche le date del nuovo bando di concorso ordinario per scuole medie e superiori.
Si tratta di uno dei concorsi più attesi, bloccato a causa della pandemia e per colpa della crisi di Governo e dei relativi rimpasti, che metterà in palio 26781 cattedre e si svolgerà con tutta probabilità in primavera.
Il decreto che riforma le regole c’è già e al momento sono aperte, fino al 7 febbraio, le istanze per i commissari del concorso.
L’obiettivo del concorso scuola ordinario, aperto anche ai neolaureati con 24 cfu in discipline antro-psico-pedagogiche, è quello di colmare i vuoti d’organico negli istituti secondari di I e II grado, selezionando personale docente giovane e preparato, soprattutto al nord, dove si assiste alla più alta percentuale di posti vacanti, circa il 57%.
Per arrivarci ci sono voluti ben tre anni e quattro ministri. Si è partiti con 25mila posti messi a bando, passati poi a 33mila e infine, dopo lo scorporo dei 6.129 docenti Stem, avvenuto in estate, agli attuali 26.871 posti. Di questi 15.410 saranno riservati al Nord, soprattutto a Lombardia (5.959), Piemonte (2.733) e Veneto (2.606), mentre in Sicilia le cattedre in palio saranno 957, in Puglia 1041, in Campania 1728, in Calabria 736 e in Basilicata 293.
Il concorso sarà articolato in due prove:
Ai 100 punti massimi che potranno essere ottenuti con la prova scritta e con la prova orale, si aggiungeranno i 50 relativi ai titoli (abilitazione, superamento di un concorso, dottorato di ricerca ecc.) per un totale di massimo 250 punti.
Alla fine sulla base dei punteggi ottenuti verranno stilate le graduatorie regionali.
Tra posti comuni e di sostegno saranno 600.000 gli aspiranti candidati e secondo quanto scrive il Sole 24 Ore per il Ministero dell’Istruzione gli insegnanti vincitori del concorso potranno già salire in cattedra a settembre.
Per portare a compimento l’intero iter selettivo saranno sufficienti 2-3 mesi, anche se i dubbi sulla gestione dell’imponente selezione permangono, soprattutto a causa dell’incognita coronavirus.