Boom di adesioni per i nuovi concorsi della Regione Sicilia. Il 25 febbraio si sono chiusi i termini di partecipazione con un risultato che è andato ben oltre le aspettative. Secondo il Giornale di Sicilia sono state, infatti, 194077 le domande presentate, 20000 delle quali inviate 24 ore prima della scadenza dei termini.
Dopo quasi 30 anni la Regione Siciliana tornerà così ad assumere a tempo indeterminato con cinque bandi differenti per un totale di 1170 posti. Due bandi saranno destinati a 537 laureati e 487 diplomati da inserire nei Centri per l’Impiego siciliani, altri due saranno rivolti a 100 laureati per il ricambio generazionale dell’amministrazione regionale e uno servirà ad assumere 46 nuove guardie forestali.
Ciascuna selezione seguirà le regole fast track sui concorsi pubblici previste dal Ministro Brunetta e prevederà una valutazione dei titoli e una prova scritta digitale con domande a risposta multipla.
Tra le prossime azioni da intraprendere ci sarà la nomina delle commissioni e sottocommissioni e l’individuazione di luoghi idonei per lo svolgimento delle prove.
L’Assessore alla Funzione Pubblica Marco Zambuto ha accolto positivamente la notizia: “Si tratta di dati significativi che danno la misura della fame di lavoro che c’è in Sicilia, dopo 30 anni la Regione torna a bandire dei concorsi e la risposta è stata notevole”.
“Basta fare un confronto con i numeri di altri concorsi su base nazionale per comprendere l’ordine delle cifre della Regione che riapre alle assunzioni per la prima volta dagli anni Novanta: 81 mila sono state le domande per 2.800 tecnici nelle amministrazioni comunali (20 mila solo dalla Sicilia) e 430 mila quelle per insegnanti di scuole medie e superiori per 33 mila cattedre” – ha proseguito Zambuto.
E poi ha aggiunto: “Siamo impegnati a modificare l’accordo Stato-Regione per nuovi inserimenti, ma anche nella formazione del personale”.
La Regione Sicilia ha intrapreso un cammino di rinnovamento senza precedenti. Nei giorni scorsi il presidente della Regione Sicilia Nello Musumeci ha commentato in proposito: “L’amministrazione regionale ha bisogno di ringiovanire le fila, l’età media dei più giovani è di 56-57 anni. Servono giovani carichi di adrenalina, vogliosi di scommettersi e competere. È un obiettivo che tutti stiamo perseguendo, con gli assessori competenti, perché vogliamo che la Regione abbia lo strumento essenziale per avviare e completare il processo di rivincita, rinascita e sviluppo di questa terra dopo tanti anni di rassegnazione”.
Intanto, mentre si attende che i concorsi entrino nel vivo, la Regione Sicilia bandirà a breve una nuova selezione per 300 tecnici, disponibile sul portale InPA, per la gestione degli interventi legati al PNRR. Si tratta della seconda procedura selettiva dopo il precedente bando per 83 esperti pubblicato a dicembre.
Saranno selezionate figure tecniche, ingegneri, architetti, specialisti in norme dei contratti pubblici, che saranno assunti in Sicilia con contratti a termine della durata di 3 anni e con stipendi che potranno toccare anche i 5000 euro al mese.