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Competenze digitali: il mezzogiorno in prima linea

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Le competenze digitali sono diventate cruciali nel mercato del lavoro italiano, con una crescente richiesta da parte delle imprese. Un’analisi recente del Centro Studi Tagliacarne, basata sui dati del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e del Ministero del Lavoro, rivela un panorama sorprendente: il Mezzogiorno sta guadagnando terreno nella richiesta di lavoratori con elevate competenze digitali, infrangendo l’immagine di una regione arretrata e mostrando un dinamismo significativo.

La situazione nazionale

Milano si conferma leader indiscussa in Italia per la rilevanza delle competenze digitali richieste dalle imprese, seguita da Torino e, inaspettatamente, da Palermo. Questo dato evidenzia un cambiamento notevole: ben cinque province meridionali figurano tra le prime dieci per la domanda di lavoratori con competenze digitali avanzate. Al contrario, sette delle dieci province con la minore richiesta di competenze digitali sono del Centro Nord, con Savona, Grosseto e Fermo in fondo alla classifica.

Il relevance digital skills index

Il Relevance Digital Skills Index, elaborato dal Centro Studi Tagliacarne, misura l’importanza delle competenze digitali richieste dalle imprese dell’industria e dei servizi. A livello regionale, il Nord Ovest registra l’indice più alto (106,7), seguito dal Mezzogiorno (99,7), dal Centro (96,5) e dal Nord Est (95,2). Questo dimostra che il Mezzogiorno sta colmando il divario digitale con il resto del Paese.

Fattori di crescita nel mezzogiorno

Il direttore generale del Centro Studi Tagliacarne, Gaetano Fausto Esposito, attribuisce queste performance positive a un percorso di digitalizzazione iniziato con un po’ di ritardo rispetto ad altre aree del paese, ma che ora sta dando frutti significativi. Tredici province meridionali superano la media nazionale per la domanda di competenze digitali avanzate. Tuttavia, Esposito sottolinea l’importanza di accompagnare questa domanda con la capacità di trovare e trattenere personale qualificato.

Investimenti e futuro

Nel triennio 2024-26, il 38% delle PMI meridionali prevede di investire in tecnologie 4.0, segno di un impegno concreto verso l’innovazione digitale. Nel 2023, quasi 3,5 milioni di figure professionali ricercate dalle imprese necessitavano di capacità nell’uso delle tecnologie Internet, e 2,8 milioni dovevano avere competenze specifiche nell’uso di linguaggi e metodi matematici e informatici. Inoltre, oltre 2 milioni di assunzioni richiedevano competenze nella gestione di soluzioni innovative applicate ai processi aziendali, come tecnologie digitali robotiche, big analytics e Internet of Things.

Il Mezzogiorno avanza

Il Mezzogiorno italiano sta mostrando un dinamismo sorprendente nel campo delle competenze digitali, contribuendo a ridefinire l’immagine della regione. Gli investimenti in tecnologie avanzate e la crescente domanda di lavoratori qualificati evidenziano un percorso di crescita e sviluppo che può portare a significativi benefici economici e occupazionali per il Sud Italia.

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Redazione 2