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Come il Sud può vincere la sfida dell’innovazione

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Il Sud si trova in un momento dove non può più sbagliare. Perché il momento storico è di quelli decisivi e c’è la sfida del PNRR che non si può perdere. Bisogna fare un passo avanti per affrontare al meglio le evoluzioni che, piaccia o non piaccia, il mondo mette di fronte.

Per farlo, però, oltre alla classica unità di intenti tra tutte le istituzioni – a livello locale, regionale e statale -, c’è bisogno di una prospettiva di lunga durata che possa far brillare come solo questa zona d’Italia merita.

Ecco alcuni step imprescindibili per spendere al meglio i miliardi del PNRR, senza sprechi che nel passato hanno coinvolto l’Italia.

Valorizzare i talenti

Non è vero che al Sud non si possa fare un percorso d’eccezione. Tante aziende dal punto di vista informatico, tanti portali, sono nate nel Sud Italia e stanno macinando milioni di utili. Anche nel Meridione si può fare impresa e si può stare al passo con i tempi.

Del resto, stiamo vivendo una vera e propria transizione tecnologica che sta attraverso tutti i settori. Nessuno può dirsi escluso, neppure quelli che hanno delle limitazioni dal punto di vista legale. Basta dare una occhiata a tutte le migliori app per giocare a poker per capire come anche in settore discussi e regolamentati da norme piuttosto severe, l’innovazione prende il sopravvento.

È opportuno, quindi, che si valorizzino i talenti con percorsi ad hoc e uno studio universitario che non si limiti solo alla teoria dei libri. Anche se questo è una falla nazionale.

Proporre un piano di infrastrutture strutturale

Uno dei problemi più atavici del Sud è sicuramente quello delle infrastrutture. Può sembrare un aspetto banale ma non lo è affatto. Non si tratta solo di favorire lo spostamento delle persone in occasione di eventi particolari ma si parla della quotidianità.

Una quotidianità fatta di piccoli borghi irraggiungibili se non si ha l’auto, fatta di autobus che la sera non passano e di treni che dopo le 22 sono praticamente con il contagocce. Per non parlare, poi, del fatto che solo negli ultimi anni l’Alta Velocità passa anche in Calabria.

Il fatto che ci vogliano delle ore per percorrere 100 chilometri fa sì che le multinazionali decidano di non investire o che le piccole attività non riescano comunque a ingrandire la propria fetta di mercato. Il motivo? Se si trovano in un posto non facilmente raggiungibile, diventa un problema.

Sfruttare gli eventi

La politica dei grandi eventi e del turismo sta dando i suoi frutti. Basti pensare allo Scudetto vinto dal Napoli nella stagione 2022/23: ci sono migliaia di persone che sono venute nel capoluogo campano solo per assistere alla festa dei tifosi con un indotto davvero notevole.

I grandi eventi e le grandi manifestazioni possono essere un vero e proprio toccasana, soprattutto in periodi di crisi come quello che stiamo vivendo. E, soprattutto, in contesti come quello meridionale dove il reddito pro capite non è certamente tra i più alti.

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Redazione