Quindi ricapitolando. Dopo le Europee, in Forza Italia, si è aperto il dibattito sul futuro del partito: andare avanti con il condannato (definitivo) Berlusconi o con il condannato (in primo grado, per corruzione) Fitto?
Nell’attesa che qualche “toga rossa” pronunci una sentenza definitiva, fa sorridere anche il confronto, finalmente alla luce del sole e nonostante i toni non proprio eleganti politicamente, che si sta sviluppando, a tutti i livelli, all’interno di quella realtà magmatica e contraddittoria che è il M5S, sempre più movimento culturalmente di destra ed elettoralmente di sinistra.
Nel Partito Democratico – ormai prossimo a cambiare denominazione in Partito Renzi – si stanno svolgendo, invece, le “Correnziadi”, ossia le “Olimpiadi delle Correnti”: tutti o quasi sono pronti, con grande tranquillità, a rinnegare la propria identità e personalità pur di salire, come “ignavi trasformisti”, sul carro del vincitore, ma ormai non c’è più posto..
Che fine ha fatto la Politica?
Che fine hanno fatto i Valori?
Che fine hanno fatto le Visioni?
Che fine farà l’Italia?
Facciamoci tutti, corresponsabilmente, un esame di coscienza e con la giusta dose anche di autocritica, prima di puntare eventualmente il dito contro chi la vede diversamente da noi, neanche fossimo circondati soltanto da “mostri”, chiediamoci se vogliamo continuare a sostenere, con i nostri soldi e con il nostro voto, un Sistema, intimamente corrotto e culturalmente incapace di affrontare onestamente la complessità della contemporaneità, che sta ledendo la dignità e sta offendendo la bellezza di un grande Paese.
Questo Paese si salva, e si può salvare, ma dipende da noi. Da Noi.
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