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Taranto è uno scrigno sorprendente di bellezza e cultura
19 Nov 2014 06:39

Prendi Taranto.

Taranto capitale della Magna Grecia, culla della scuola pitagorica, unica città spartana del mondo.

Taranto del Tempio Dorico, delle necropoli greco-romane, delle cripte e degli ipogei, del romanico, del barocco e perfino del gotico.

Taranto del ponte girevole, del castello aragonese, della Fortezza del Laclos.

E poi la Taranto delle radici che si allungano nella lingua di terra del centro storico abbracciato nell’incanto dei due mari.

Taranto oggi è la sede di uno dei venti musei archeologici più importanti d’Italia.

Bellissimo e molto moderno.

Un immenso giacimento di straordinario interesse che potrebbe fare 500.000 o anche 1.000.000 di visitatori ma ne fa solo 50.000.

Primo: disintegrare lo stereotipo secondo cui Taranto uguale Ilva uguale diossina.

Secondo: agganciare il museo di Taranto, che nella prossima primavera apre finalmente la sua sezione ellenistica, ai grandi musei come quello egizio di Torino, per lanciarlo tra le mete del turismo culturale italiano.

Terzo: serve un progetto straordinario per la riqualificazione del centro storico, mettendo insieme comune, regione, governo e le energie diffuse di giovani progettisti, cittadini e investitori lungimiranti.

Quarto: una nuova campagna di promozione per dire che Taranto è uno scrigno soprendente di bellezza e cultura.

Taranto deve ripensarsi in grande per farcela.

Ha tantissime risorse.

E se ce la fa Taranto ce la fa la Puglia.


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