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Strage di Berlino, necessario spazio comune europeo antiterrorismo e antimafia
22 Dic 2016 08:30

Strage di Berlino. Un’altra strage. Un’altra capitale europea. Un’altra iniziativa terrorista. A Berlino si è colpita ancora una volta la vita nei suoi momenti più belli e significativi, che caratterizzano l’identità di un Paese. Il 14 luglio a Nizza, adesso Berlino. Sì, quella piazzetta è famosissima nel mondo per il mercatino di Natale.

Ho un ricordo vivo di quando anni fa mi trovavo proprio lì, durante una visita a Berlino ai ristoratori italiani che si ribellavano al pizzo imposto da mafiosi.

Oggi come ieri le famiglie si affollano per le bancarelle. I regalini, i personaggi del presepe, gli oggetti dell’artigianato! Bambini, persone innamorate, giovani pieni di energia, anziani saggi, turisti di tutto il mondo. Molti italiani che vivono e studiano nella capitale tedesca. La classifica vita! Una serata a Berlino!

Il Camion irrompe e spazza via tutto. Non frena, uccide, ferisce, getta nello strazio e nel dolore un intero Paese, il mondo, l’Europa. Già l’Europa! Non mi stanco di ripeterlo. La sola via nazionale alla sicurezza antiterrorismo è doverosa ma non basta. Si pensava che solo la Francia avesse un suo sistema impreparato e superato. Forse, ma la Germania? In sostanza, la sicurezza nazionale non è sufficiente nella prevenzione degli attacchi dei terroristi di Daesh.

È necessario, più che mai, fare il passaggio alla costruzione di un vero ed operativo spazio comune europeo antiterrorismo e antimafia … . E’ una strada difficile da intraprendere. Storie e interessi nazionali resistono in tutti i modi. Ma così è uno stillicidio che mette in pericolo tutte le “provinciali” capitali europee.

Noi italiani stavolta spingiamo dal lato giusto. Siamo il Paese meglio organizzato, ma sappiamo anche che il salto di qualità lo si può fare solo a livello Europeo con una intelligence, una polizia specializzata e una procura altrettanto comune.

Certo, l’Europa così com’è non ha nessuna capacità di spingere i Paesi a fare scelte in tale direzione. È un’Europa in declino, all’interno e all’esterno. Ma proprio in questo travagliato momento storico va  decisa la costruzione degli Stati Uniti d’Europa.

In Turchia si uccide l’ambasciatore Russo. In Medio Oriente la guerra infuria. Ad Aleppo le immagini che ci giungono la dicono lunga sulla tragedia che si sta consumando. C’è bisogno, c’è lo spazio, c’è la possibilità di pensare e realizzare gli Stati Uniti d’Europa. Prima si procede e meglio è per tutti noi e per la stessa umanità.


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