Il Geography Index è la classifica della retribuzione media rilevata nelle 110 province italiane. L’unica caratteristica utilizzata per creare la graduatoria è la sede di lavoro del dipendente [non il domicilio]. Il Geography Index ha l’obiettivo di far luce sulle retribuzioni relative all’intero territorio italiano, individuando un valore di riferimento per ogni provincia. Con tale classifica si vuole tentare di fornire indicazioni su quali sono i territori dove un lavoratore può cogliere opportunità di crescita retributiva. Il Geography Index 2016 si basa sulle rilevazioni effettuate dal sito jobpricing.it nel corso del 2014, 2015 e 2016. JobPricing è stato utilizzato da circa 500.000 utenti, e il database di profili retributivi è costituito da circa 250.000 osservazioni. Le classifiche sono state elaborate tenendo esclusivamente come riferimento la Retribuzione Annua Lorda [RAL].
Il diverso costo della vita ha un potere calmierante, ma il Sud e le Isole sono in media 3.400 euro sotto la media: Lecce fanalino di coda.
Come mostrano le due infografiche sottostanti, tra la regione con gli stipendi più elevati: la Lombardia e l’ultima: la Basilicata vi è un divario di quasi 7.500 euro nella retribuzione lorda annua. Fatti 100 gli euro guadagnati di media in Italia, ci dice l’indice, in Lombardia diventano più di 108, mentre in Basilicata scendono a 82.4.
Tra i due anni di riferimento dell’indagine, per quanto riguarda le regioni del Sud, il panorama migliora in Campania e Calabria, che riescono a esprimere ora un migliore rapporto con il reddito medio nazionale, pur restando nella parte inferiore della classifica come tutte le altre regioni del Sud.
Entrando nel dettaglio delle singole provincie, la prima città per reddito lordo è Palermo con 27.559 euro, in calo di 12 posizioni rispetto alla classifica 2015. La città siciliana si colloca in cinquantunesima posizione [su 110] e sconta un distacco rispetto a Milano, prima in classifica. di quasi 7mila euro in valori assoluti. A Lecce, ultima provincia di tutta Italia, la retribuzione media è inferiore di ben 11.413 euro rispetto alla città della Madonnina.
Positiva la situazione a Benevento che migliora di 9 posizioni rispetto all’anno scorso. Al contrario, oltre alla succitata Palermo, in forte calo Taranto, Bari e Matera che scendo rispettivamente di 12, 13 e 14 posizioni nella classifica.
Mario Vavassori, Founder e Partner dell’Osservatorio JobPricing commenta questi dati, con un focus sul divario retributivo persistente che interessa il Nord Italia rispetto alle altre regioni, affermando che: «le retribuzioni lombarde e del Nord in generale sono il risultato di due forze compresenti e che si auto alimentano: il costo della vita più alto che tipicamente interessa queste province e la natura del mercato occupazionale [quale riflesso del tessuto imprenditoriale], maggiormente contraddistinto rispetto ad altre regioni da figure specialistiche e manageriali, che alzano il valore medio complessivo dell’area considerata. Questo fenomeno è significativo nonostante la perdurante situazione di deflazione che caratterizza l’intero mercato del lavoro e delle retribuzioni».
Insomma, al Sud si guadagnerebbe meno perchè la vita costa meno e perchè il mercato del lavoro è “povero”, non ricerca figure professionali di elevato livello. È il cane che si morde la coda. Sigh!
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