E’ la “città intelligente”.
Un insieme di strategie di pianificazione urbanistica per ottimizzare e innovare i servizi pubblici così da mettere in relazione le infrastrutture materiali delle città «con il capitale umano, intellettuale e sociale di chi le abita».
E’ questo il concetto di smart city, che grazie all’impiego diffuso delle nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità, dell’ambiente e dell’efficienza energetica, intende migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni. L’obiettivo della città intelligente è di muoversi verso la sostenibilità e verso misure ecologiche sia di controllo sia di risparmio energetico, ottimizzando le soluzioni per la mobilità e la sicurezza
A scattare una fotografia della situazione in Italia è ICity Rate 2018, la classifica delle città intelligenti italiane. Numerosi i criteri presi in esame, tra cui occupazione, ricerca e innovazione, solidità economica, trasformazione digitale, energia, partecipazione civile, inclusione sociale, istruzione, attrattività turistico-culturale, rifiuti, sicurezza e legalità, mobilità sostenibile, verde urbano, suolo e territorio, acqua e aria.
L’edizione 2018 ha visto trionfare nuovamente Milano, seguita con un netto distacco da Firenze e da Bologna. Nella top ten figurano poi Trento, Bergamo, Torino, Venezia, Parma, Pisa e Reggio Emilia. Indietro il Sud: la prima città del Meridione si ritrova al 43° posto: Cagliari.
Una città smart deve essere capace di garantire ai propri cittadini una serie di servizi e strumenti smart. Tra questi, gli strumenti fondamentali sono la rete (BUL, 5G, Wi-Fi), l’identità digitale e le piattaforme di integrazione delle informazioni.
Una città intelligente porta anche alla ricerca di nuovi profili professionali. La nascita di nuove imprese, ad esempio, trova nelle principali città l’ambiente più fertile per il loro sviluppo: circa 6.000 startup e 400 tra incubatori e co-working sono in ambienti urbani di medie e grandi dimensioni. Le Smart City sono infatti più attrattive e più competitive della media delle città italiane, con l’ambizione di trainare l’economia del Paese.