Il web da anni è una giungla dove molti sono convinti che offendere in rete non costituisce un problema di codice di legge.
È come se tutto fosse lecito. E quindi di tutto di più.
Il sindaco di Bari, Antonio De Caro, si è fatto promotore di una iniziativa, ovvero ha invitato in un pubblico dibattito, i detrattori che su Facebook erano stati più ‘pesanti’ nei suoi confronti.
“Vorrei che per una volta mettessero da parte la tastiera e ci guardassimo negli occhi”, aveva detto.
Si sono presentati in 40 nella sala della riunione, ma dei sette più accesi, solo uno è venuto. E ha letto in loco una lettera, senza voler rispondere a domande.
“Ero esasperata” ha dichiarato.
Il sindaco ha detto in linea generale: “Scrivere sui post del rifacimento delle strade “sindaco devi morire” mi è parso eccessivo. Sono due anni che ho una pagina Facebook e cerco di ascoltare tutti.”
De Caro ha ripassato in rassegna tutti i messaggi minatori e gli insulti.
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