In Italia ormai ci siamo un po’ assuefatti nel ritrovarci innanzi a riforme costituzionali e non, varate solo per garantire il mantenimento delle poltrone piuttosto che tutelare i reali interessi dei cittadini.
Ma credo che non si possa tacere su quanto sta avvenendo, in questi giorni, durante i quali il Parlamento italiano è stato obbligato ad approvare la riforma della legge elettorale.
Penso che siamo tutti convinti che non si possa andare a nuove elezioni senza una nuova legge elettorale, anche perché l’attuale scenario politico e il perdurare della larghe intese sarebbe invitante solo all’astensione, ma non ritengo accettabile che, solo al fine di mantenere in piedi una legislatura parlamentare, ci si affretti a varare una legge elettorale che, così come proposta, servirebbe solo a far naufragare i piccoli partiti (e su questo potrei anche concordare!), senza però dare ai cittadini la vera possibilità di scelta e soprattutto senza la possibilità di ritrovarsi con una maggioranza politica, che tale possa definirsi!
Infatti, la mancata contemporanea abolizione o riforma della Camera Alta, significherebbe davvero ostinarsi a non capire che, anche a fine legislatura, ci ritroveremmo con Governi di larghe intese, con Governi che si reggono a maggioranze variabili, con Governi che sottoposti a ricatti vari, non vengono messi nelle condizioni di risolvere i reali problemi del Paese.
E parlo di ricatti e compromessi, perché questo è il frutto di quanto, ad esempio, accaduto, negli ultimi giorni, nei Governi nazionale e regionale calabrese, con le dimissioni da sottosegretario del sen. Antonio Gentile (Ncd)!
Sentir dire, anche dal nuovo Presidente del Consiglio dei Ministri: “tanto il Senato è cancellato!”, significa davvero non aver compreso quanto sia difficile per un parlamentare dover abbandonare quel posto.
Ci vogliono davvero convincere che la riforma costituzionale del Senato potrà essere varata in tempi utili? C’è solo da augurarselo!
Mi piacerebbe, però, da cittadina, non essere più presa in giro! Mi piacerebbe, piuttosto che dover assistere a lavori parlamentari dettati da interessi, compromessi ed inciuci, vedere in atto provvedimenti utili a restituire fiducia ai cittadini e soprattutto a ricondurli fuori dall’esasperazione e dall’umiliazione nelle quali sono costretti a vivere!
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