“A don Ciotti va tutta la mia solidarietà e il pieno sostegno di Confindustria, nella consapevolezza che, nonostante gli enormi progressi fatti negli ultimi vent’anni, non è ancora possibile abbassare la guardia“. Lo dice il delegato nazionale di Confindustria con delega per la legalità, Antonello Montante, commentando le intercettazioni in cui Totò Riina accosta la figura di don Luigi Ciotti a quella di don Pino Puglisi.
“Don Luigi Ciotti non ha solo Confindustria al suo fianco, – aggiunge Montante – insieme a tutti coloro, e sono tanti, che hanno ormai scelto di rialzare la testa e dire di ‘no’ a ogni forma di sopruso e di sottomissione. Questo è bene che la mafia lo sappia. Cosa nostra continua ancora a fare affari e moltiplicare i profitti, ma negli ultimi anni, grazie anche al lavoro incessante di magistrati, forze dell’ordine, associazioni e organizzazioni datoriali, la coscienza civile è profondamente mutata“. “È necessario, a questo punto, – conclude – un ulteriore colpo di reni affinché la ribellione diventi la normalità e la denuncia diventi la regola. Solo così sarà possibile voltare davvero pagina“.