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Salviamo la spiaggia di Cava dell’Isola

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Noi siamo nessuno,  è il nome dell’associazione che si sta muovendo ad Ischia per protestare contro la chiusura della spiaggia di Cava dell’isola.

Il riferimento è  all’episodio omerico: quando l’uomo dal multiforme ingegno venne a trovarsi davanti al gigante accecato Polifemo, figlio di Poseidone, non gli rivelò la propria identità e per sopravvivere, durante quella battaglia, rivelò di chiamarsi Nessuno.

La loro scelta, non a caso, ha preferito questo nome: d’innanzi alla cecità della politica odierna che con le sue bandiere che dividono piuttosto che unire, “Noi Siamo Nessuno” sceglie di non portare in piazza nessun colore e di essere Nessuno per vincere questa piccola battaglia per un bene comune e non di partito.

Il bene in questione risulta essere l’ultima spiaggia libera del Comune di Forio d’Ischia: Cava dell’isola.

La spiaggia con l’ordinanza numero 22 della giunta comunale è stata sottoposta sotto sorveglianza e chiusa per intero al pubblico per il crollo di una parte del costone.

La situazione di pericolo, tuttavia, era preesistente a quest’anno, essendo una delle zone più fragili dal punto di vista idrogeologico e identificata come permanente in zona di tipo due per intensità sismica.

In passato, infatti, erano già state realizzate strutture di sostegno del costone, ma sebbene siano state realizzate queste opere di risanamento, molte abitazioni sono state costruite proprio al di sopra di quest’ultimo, compreso l’albergo “Baia delle sirene“.

Il rischio, è quello che l’edificazione di queste strutture possa aver avanzato il processo di deterioramento del terreno.
Dalla Cava è possibile osservare come alcune parti di roccia siano cadute proprio dalle zone sottostanti suddette architetture.

La spiaggia, dall’ultima settimana di marzo, non è più sicura per cittadini e turisti e soprattutto per i giovani che sono i principali ospiti di questo splendido angolo dell’isola d’Ischia.

La protesta dell’associazione che nelle ultime due settimane ha organizzato due manifestazioni, tuttavia, non nasce per la chiusura del lido per motivi di sicurezza, ma nella possibilità che la spiaggia essere concessa ad un privato.

Le manifestazioni di martedì primo aprile e sabato 12 aprile 2014, sono state realizzate proprio per il rischio di perdere per sempre la spiaggia degli artisti per affari privati.

In quanto cittadini la  richiesta è quella dell’immediata messa in sicurezza del costone e che la spiaggia possa rimanere a destinazione pubblica.

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Published by
Emilio Lanese