Roberto Andò è il vincitore con ‘Viva la libertà’ dell’Efebo d’oro, il premio internazionale di cinema e narrativa che si svolgerà ad Agrigento dal 21 al 26 ottobre. Tratto dal romanzo di Andò ‘Il trono vuoto’ (Bompiani), sorpresa letteraria della stagione 2012, ‘Viva la libertà’ con Toni Servillo e Valerio Mastandrea e fra gli interpreti Valeria Bruni Tedeschi, Anna Bonaiuto e Michela Cescon, è un esempio di mediazione tra libro e scrittura cinematografica fatta dal regista stesso.
”Mi fa un grande piacere ricevere questo premio che ha una storia prestigiosa alle spalle, e che lega la letteratura e il cinema in un anno in cui in modo temerario li ho messi insieme sia pure in tempi diversi” ha commentato Andò. ”L’Efebo – ha continuato il regista palermitano – mi sembra il suggello di un’annata molto felice e suscita in me anche il ricordo di un’occasione in cui io giovinetto accompagnai Francesco Rosi a ritirare l’Efebo d’oro.
Nella circostanza incontrammo Leonardo Sciascia in un albergo agrigentino che definirei alla Todo Modo, in cui c’era un’enorme fila di uomini davanti a un paravento. Rosi ed io siamo rimasti a guardare, non capivamo, finché Rosi spinto dalla curiosità chiese ad uno di essi: perché siete in fila? Perché l’on. Calogero Mannino riceve, rispose. Fu così che l’Efebo entrò nella mia vita e aggiungo: il fatto che lo scorso anno il premio sia andato a Gianni Amelio, accresce se possibile la mia soddisfazione e conferma che si tratta di un premio ormai unico in Italia”. Con ‘Viva la libertà’, Andò è tornato a raccontare la politica dopo un lungo silenzio che risale ai tempi di Rosi ed Elio Petri.
La Giuria – presieduta da Egle Palazzolo, scrittrice e critico letterario e teatrale – sta lavorando alla scelta degli altri riconoscimenti: l’Efebo d’oro per la migliore fiction televisiva ispirata ad un romanzo, gli efebi d’argento agli interpreti, e quelli in collaborazione con la Banca Popolare Sant’Angelo per il personaggio dell’anno e con il Sindacato nazionale giornalisti cinematografici per il miglior saggio in materia di film. Mario Monicelli, Ettore Scola, Giuseppe Tornatore, Francois Truffaut, Francesco Rosi, Claude Lelouch, Gabriele Salvatores, i fratelli Taviani, Gianni Amelio sono alcuni dei nomi prestigiosi che figurano nell’albo d’oro della Rassegna agrigentina arrivata alla trentacinquesima edizione, nata da un’intuizione del Centro di Ricerca per il Cinema e la Narrativa.