“Sicuramente il ponte sullo Stretto verrà fatto prima o poi. L’importante è che prima portiamo a casa i risultati di opere incompiute perché qui ci son solo quelli che pensano di arrivare e portare a casa progetti faraonici”.

Ci risiamo. Anche il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha parlato dell’opera pubblica più famosa e al contempo mitologica del mondo (no, niente di esagerato).

Lo ha detto stamattina, intervistato da Isoradio, specificando che sul ponte dovranno transitare “anche i treni ad alta velocità”.

Sì, ma prima bisognerebbe pensare alle strade, no? Naturalmente, “prima devono finire i lavori sulle strade in Sicilia e Calabria“, anche perché alcuni tratti sono “indecenti” (nell’Isola più grande del Mediterraneo, si ricorda con amarezza, la cronaca dello scorso anno è piena di viadotti che vengono giù e voragini che si aprono all’improvviso).

E sulla Salerno – Reggio Calabria? Il premier ha promesso: “Sarà pronta entro fine anno“, annunciando che il 10 marzo sarà in Calabria “per l’abbattimento dell’ultimo diaframma della galleria sulla Salerno-Reggio Calabria. Diciamo che a Pasqua gli automobilisti non staranno ancora tranquilli, ma a Natale sì”.

E sarebbe ora, visto che sono trascorsi 54 anni da quel gennaio del 1962, anno in cui fu aperto il primo cantiere per la realizzazione dell’autostrada per collegare il Sud al resto d’Italia…