Ieri mattina ho riunito per la prima volta il Comitato Interministeriale per le commemorazioni del centenario della Prima Guerra Mondiale, appositamente istituito Presidente del Consiglio dei ministri.
Già da alcuni mesi stiamo lavorando con impegno al programma italiano delle celebrazioni, che si inserisce in un più ampio progetto internazionale, nel quale sono coinvolti tutti i paesi allora belligeranti.
Si tratta di commemorazioni particolarmente importanti per la costruzione dell’identità europea. Il progetto avviato prevede un insieme di iniziative programmate dalla Presidenza del Consiglio, dai Ministeri competenti, dalle Regioni e dagli Enti locali. Il prossimo passo sarà una conferenza di tutte le Regioni per rafforzare il coordinamento delle iniziative già programmate sui territori.
L’obiettivo del programma, che partirà il prossimo anno, è la creazione del “Memoriale delle Grande Guerra“, composto da una rete diffusa sul territorio di siti storici che sono stati teatro del conflitto. A cominciare da Redipuglia, ‘porta di accesso’ al progetto e primo intervento di restauro e riallestimento museale.
Il principio ispiratore è il recupero della memoria storica attraverso attività culturali e di divulgazione come mostre, campagne fotografiche, concerti, produzioni documentaristiche e cinematografiche, nonché programmi educativi con le scuole e coinvolgimento delle famiglie. Tutto confluirà in una sorta di ‘portale dei portali’ sulla rete.
Il 17 e il 18 ottobre prossimi parteciperò, in rappresentanza del Governo italiano, alla riunione interministeriale di Parigi alla quale saranno presenti altri 30 Paesi e dove intendo presentare decisioni già operative, come da oltre un anno hanno fatto quasi tutti gli altri Paesi partecipanti.
L’Italia ha necessità di recuperare il ritardo accumulato e per far ciò occorre fornire una prima risposta finanziaria già con la prossima legge di stabilità. Si tratta di un’opportunità importante per il nostro Paese, anche sotto il profilo storico-culturale e turistico, che non possiamo mancare.
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