Quando Sabrina l’ha trovato a terra, coperto solo con un asciugamano, vicino al water di un bagno del centro commerciale dove fa la cassiera e l’ha preso in braccio, Antonio – così hanno deciso di chiamarlo i medici che lo stanno curando e coccolando – non piangeva, ma “aveva fame e mi succhiava le dita”.
Adesso il neonato abbandonato nel “City Iper” di Lauria (Potenza) sta bene. Questa è la parte bella, la pagina migliore di una storia molto triste, di una mamma (per ora senza volto e senza nome) che decide di sparire dopo aver lasciato il figlio appena nato nel bagno di un centro commerciale. Una volta i neonati venivano abbandonati sulle scale delle chiese, oggi la disperazione porta nei centri commerciali, “non-luoghi” dove si può sempre passare inosservati.
“Un fenomeno”, quello dell’abbandono dei neonati, che “ultimamente – è la preoccupante riflessione dei responsabili del progetto ‘Ninna ho‘ – ritorna con una tragica regolarità, anche se non rende la reale dimensione del problema, considerato tutto il sommerso“.
Il “City Iper” si trova nella zona commerciale di Galdo, una popolosa frazione di Lauria, a poca distanza dallo svincolo di Lauria Sud della Salerno-Reggio Calabria. E proprio la vicinanza all’autostrada è stata uno dei primi elementi analizzati dai Carabinieri: la donna, poco dopo aver partorito, con l’aiuto di almeno una persona, forse proprio in quel bagno o forse altrove, ha abbandonato il bimbo e poi è scappata in direzione sud verso la Calabria o nord verso la Campania. Nelle ore successive al ritrovamento di Antonio, i Carabinieri hanno analizzato a lungo, frame dopo frame, le immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza del centro commerciale per identificare la donna, senza, per ora, arrivare a una soluzione. Le ricerche sono andate avanti per ore e proseguiranno, in attesa, semmai, di un ripensamento della madre.
Per ora, Antonio – carnagione e lineamenti europei, non si può escludere che sia figlio di italiani – è all’ospedale di Lagonegro (Potenza) dove l’hanno trasportato i sanitari del 118 “Basilicata soccorso” che avevano subito accertato le sue buone condizioni di salute. E hanno cominciato a coccolarlo, proprio come hanno fatto, per tutta la giornata, i medici e gli infermieri di Lagonegro e uno a San Nicola Arcella) e Item (ristrutturazione del complesso ‘La Perla Jonica‘ ad Acireale).