Ai Quartieri Spagnoli, da casa mia, tutte le notti vedo scorrazzare per i vicoli con due, tre ragazzini a bordo. Vanno avanti e indietro. Urlano come mohicani a cavallo. Hanno 16/17 anni. Mi chiedo sempre cosa ci facciano per strada alle tre di notte. Se qualcuno a casa si accorga che non sono a letto. Se il giorno dopo si sveglino per andare a scuola o a lavoro, con quale forza.
E se no, di cosa campano? E perché urlano sempre? Stanotte, guardandoli, ho pensato a Davide, il sedicenne ucciso da un carabiniere a Napoli, dopo aver forzato, a tre su uno scooter, un posto di blocco. E ho capito perché, pur provando tristezza per una morte così assurda, faccio fatica a considerarlo un bambino indifeso. Perché io dei ragazzini che girano a tre in scooter, nei Quartieri, di notte, urlando come mohicani a cavallo, ho paura.
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