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Quanto sei bella Acerra
01 Gen 2015 08:29

Il cinema e la voce di un grande attore, Giancarlo Giannini, per raccontare quella che per il mondo oggi è il cuore de ‘La terra dei fuochi‘, la cittadina napoletana di Acerra, oltre le etichette della cronaca, tra storiche tradizioni, riqualificazione dei luoghi e rilancio turistico.

Si chiama ‘Primitivamente’ il documentario di Giuseppe Alessio Nuzzo, titolo ispirato ad una poesia di Raffaele Viviani, innamorato di quella terra, presentato al Maschio Angioino nella sede della Fondazione Valenzi e destinato alle scuole dopo la prima stasera al teatro Italia di Acerra.

”Speriamo che serva – dichiara Giannini – so che sarà mostrato nelle scuole e questo mi fa piacere, anche io ho scoperto tante cose di questa terra, non sapevo che fosse patria di Pulcinella, che fosse tra le città più antiche e nobili. Credo da sempre nel sud e nelle sue possibilità anche se non sono meridionale sono legatissimo al sud e quindi felice di aver potuto contribuire con questo piccolo documentario a far sapere all’Italia come stanno davvero le cose, anche per quanto riguarda i prodotti alimentati”.

Giannini ha poi aggiunto ironicamente: ”e non sarà certo un caso se i grandi scandali italiani sono tutti da Roma in su…”. L’audiovisivo e’ nato dal progetto “Acerra, Napoli, prima e dopo” promosso dalla Città di Acerra e dalla Regione Campania, Le musiche sono di Adriano Aponte e Enzo Avitabile.

L’opera è prodotta dalla nuova casa indipendente Pulcinella Media Company ed è un viaggio per raccontare e superare le etichette di “terra dei fuochi” e “triangolo della morte” raccontando invece le acque curative della sorgente del Riullo, le bellezze della casina Spinelli, residenza di caccia del Re Federico II, l’area archeologica dell’antica città etrusca di Suessola, il Castello Baronale dell’XI secolo fino alla maschera di Pulcinella, originaria di Acerra, ultimo titolare Carmine Coppola che conserva gelosamente la maschera donatagli da Eduardo de Filippo. Testimonianze anche di don Patriciello e di studiosi che parlano delle analisi effettuati nell’ultimo anno sui prodotti agricoli della Campania ”i più controllati al mondo”.


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