Continuiamo con la nostra rubrica settimanale di data-journalism, con focus sul Sud Italia.
Oggi analizziamo quanti sono gli incidenti stradali nel meridione grazie ai più recenti dati Istat sul tema.
In Italia le principali cause di incidenti sono la guida distratta, la velocità elevata e il mancato rispetto della distanza di sicurezza. Rispetto alla media europea l’Italia è leggermente sopra [+1%] per vittime di incidenti stradali. L’Istat rileva che l’incremento della mortalità per incidenti è forte nei grandi Comuni [+8.6%].
Il 2015 si presenta come un anno di ripresa della mobilità, le prime iscrizioni di autovetture aumentano del 15,0% rispetto all’anno precedente. Anche le percorrenze autostradali crescono del 3,6% rispetto al 2014, con oltre 79 miliardi di km percorsi.
Complessivamente il trend è positivo con un calo degli incidenti del 23.6% negli ultimi 15 anni per quanto riguarda il meridione anche se si evidenzia un rallentamento della flessione negli ultimi anni.
Al Sud, nel 2015, si sono verificati il 27.7% degli incidenti del nostro Paese. Se si considera che nel mezzogiorno c’è il 21.6% del totale circolante [considerando ogni tipo di autoveicolo, motoveicolo e mezzi pesanti] appare chiaro che il livello di sinistri è proporzionalmente maggiore rispetto al resto d’Italia.
Napoli resta la provincia con più incidenti. Il dato, per il capoluogo campano, è in calo rispetto agli anni precedenti, ma resta comunque di gran lunga superiore alle altre due provincie d’Italia con il maggior numero di incidenti: Milano e Roma. Nel napoletano si trova anche il comune non capoluogo con il tasso di incidentalità più alto d’Italia: Melito di Napoli.
Il comune più sicuro in assoluto è Civitacampomarano, in provincia di Campobasso. In valori assoluti, per quanto riguarda specificatamente il Sud, dopo Napoli seguono Bari e Palermo. La regione più virtuosa è la Basilicata.
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