Mercoledì 23 febbraio scorso giornata di studio sul tema “Quale sistema sanitario per la Puglia” organizzata dalle segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil.
Il sindacato, con uno straordinario lavoro di sintesi, ha presentato una proposta per integrare il piano di riordino. Proposta che la Regione Puglia, per mia vece, ha accettato.
Il fatto che il sindacato abbia offerto il suo punto di vista, coinvolgendo nella riflessione anche Confindustria, e stia compiendo lo sforzo di capire e spiegare quello che sta avvenendo, è davvero importante.
Quando bisogna prendere decisioni difficili, i corpi intermedi hanno un ruolo decisivo e favoriscono la politica, non la ostacolano.
La Puglia può essere un esperimento interessante.
Ambiamo a eseguire il piano di riordino, mettere in equilibrio i Lea (livelli essenziali di assistenza), e soprattutto a costruire un sistema sanitario meno costoso in termini assoluti rispetto al Nord che ci consenta di recuperare la mobilità passiva e dare soddisfazione alle domande dei cittadini. Un sogno? Si, ma che vogliamo provare a realizzare.
Ci vuole solo determinazione ad andare sino in fondo.