È di un mese fa la notizia dell’elezione di Procida a Capitale italiana della cultura 2022, riconoscimento accolto con grande entusiasmo nella bella e colorata isola in provincia di Napoli. La decisione annunciata nel mese di gennaio dal ministro Dario Franceschini ha portato con sè gioia e commozione tra gli abitanti della caratteristica isola campana di poco più di 10mila abitanti.
La scorsa settimana una carica di 100 volontari è intervenuta per abbellire e ripulire alcuni degli angoli più celebri dell’isola di Procida, tutti insieme armati di guanti, scope e olio di gomito, in pieno rispetto delle normative anti-Covid, si sono presi cura di alcuni luoghi simbolo del borgo dalle case colorate e dal fresco profumo di limoni.
“Procida è una metafora di tanti luoghi e tante comunità che hanno riscoperto l’orgoglio dei propri territori. Vediamo questo riconoscimento come un momento di riscatto per le nostre terre e lo riteniamo uno straordinario detonatore del piano strategico di rilancio, un’opportunità storica per questa piccola comunità”. Questo il commento del sindaco dell’isola di Procida Raimondo Ambrosino orgoglioso della vittoria e del progetto presentato dalla sua piccola isola che si è candidata con un dossier dall’evocativo titolo “Procida, La cultura non Isola“.
La “sfida” che ha visto trionfare l’isola in provincia di Napoli ha coinvolto nella top ten splendide città finaliste come Bari, Taranto, Ancona, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Trapani, Verbania e Volterra. È la prima volta che questo importante riconoscimento va a un borgo e non a un capoluogo di provincia o regione, una vittoria quella di Procida che dà una notevole spinta ai piccoli borghi che puntellano lo Stivale, la cui storia e rilevanza è altrettanto importante quanto quella delle grandi e popolate città.
La motivazione che ha visto trionfare Procida è il seguente: “Il progetto culturale presenta elementi di attrattività e qualità di livello eccellente. Il contesto dei sostegni locali e regionali pubblici e privati è ben strutturato. La dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo è straordinaria. La dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali di diffusione tecnologica è dedicata alle isole tirreniche, ma è rilevante per tutte le realtà delle piccole isole mediterranee.
Il progetto potrebbe determinare grazie alla combinazione di questi fattori un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al Paese nei mesi che ci attendono“.
Domenica 21 febbraio 2021 nella variopinta e caratteristica isola capitale italiana delle cultura 2022 alcune associazioni attive sul territorio si sono rimboccate le maniche e materialmente sporcate le mani per dare un prezioso e significativo contributo al luogo luogo del cuore, la poetica e piccola isola che tra mare azzurro, barche dei pescatori e il profumo dei limoni sembra vivere ferma nel tempo.
I volontari dell’Associazione Palazzo d’Avalos hanno ripulito il cortile di Palazzo d’Avalos, lo spettacolare palazzo rinascimentale carcere fino al 1988 e riaperto poi al pubblico nel novembre 2016. Ma non solo, i volontari hanno operato un’importante azione di bonifica e recupero di alcuni degli spazi che diventeranno location degli eventi culturali previsti nel programma culturale di Procida Capitale della cultura italiana 2022.
Saranno ben 44 i progetti culturali che prenderanno piede nei prossimi mesi nella bella isola in provincia di Napoli, 330 giorni di programmazione, 240 artisti, 40 opere originali. Questo il grande progetto di Procida Capitale italiana della cultura 2022.
“È sempre il momento giusto di fare una cosa giusta”, affermano i volontari e come non essere d’accordo con loro. Procida si fa bella in vista dei prossimi eventi culturali e indossa il suo vestito migliore, quello del lavoro di squadra e dell’amore dei suoi abitanti. In fondo è impossibile non avere a cuore un luogo così, Procida è una romantica poesia che va rispettata e coccolata con grande amore e rispetto.