Ruoli, miti e storie dell´universo femminile raccontati in una mostra espositiva, attraverso “performance” diverse: dalla lavorazione artigiana della ceramica al design, dalla moda all’arte, fino a passare per la musica, in un continuo “happening” così da rappresentare la dinamicità e il continuo evolversi del mondo al femminile.
Si è conclusa nel weekend, “PreziosaMente Femina“, un´iniziativa organizzata da Confartigianato Napoli, in collaborazione con il Movimento Donne Impresa e con il sostegno della Camera di Commercio partenopea. Un momento per ripensare alle donne, alla loro identità, alle loro capacità, che ha preso forma negli oggetti di artigianato e d’arte ispirati alla preziosità femminile, realizzati in occasione dell´evento.
All’esposizione, allestita nella Villa Signorini ad Ercolano (Napoli), hanno preso parte imprese di altissimo livello come La Scarabattola di Lello Scuotto con la sua arte presepiale, il maestro di ceramiche Vincenzo Di Vaio, l´autore della Sirena, Alessandra Libonati con i suoi gioielli, il laboratorio artigianale La Giostra delle Metamorfosi, Emblema, Medea Sposa, Mate e tanti altri.
La serata inaugurale di venerdì 31 gennaio è stata presentata dalla giornalista Katiuscia Laneri con la partecipazione di Stefania De Francesco, cantante e attrice partenopea, ammirata da tutti nella prima versione di “Scugnizzi”, che ha allietato il pubblico con alcuni pezzi del suo repertorio.
Hanno aderito all’iniziativa l’associazione Underforty, attraverso il presidente Ilaria Romano, che si occupa di prevenzione del tumore al seno, il Cad Napoli, Centro di Ascolto per il Disagio, il Movimento Donne Impresa di Confartigianato con il presidente Edgarda Fiorini e la vicepresidente Giuseppina Mele.
“Le donne rappresentano una parte fondamentale del nostro artigianato – afferma il presidente Confartigianato Napoli, Enrico Inferrera – della nostra economia, del nostro lavoro, della nostra vita. Vogliamo valorizzare il loro impegno, la loro creatività, la loro intelligenza: è venuto il momento di imparare da loro“.