Il ‘galantuomo della politica pugliese’. Un “punto di riferimento vero”. Un “collega e amico, mite, sensibile e impegnato”. Sono solo alcuni dei pensieri che i consiglieri regionali pugliesi dedicano a Salvatore Greco, assessore al Welfare, scomparso all’età di 64 anni. Nonostante l’aggravarsi della malattia, aveva scelto di rimanere impegnato con il suo lavoro sino all’ultimo giorno. “Un uomo mite, onesto, generoso e competente, protagonista di tante battaglie a difesa della Puglia e dei pugliesi. È stato, insieme agli uffici competenti il padre del Red, il reddito di dignità”, ha ricordato il governatore pugliese, Michele Emiliano, che lo ha scelto come assessore nella sua giunta.
La notizia della scomparsa di Negro è arrivata in via Capruzzi, a Bari, proprio in occasione di una seduta consiliare: “Totò Negro era una bella persona, aperto, sensibile, di buon carattere, di rara umanità”, ha commentato il presidente del Consiglio regionale, Mario Loizzo, sospendendo immediatamente i lavori istituzionali in segno di cordoglio.
Nato il 2 gennaio 1953 a Muro Leccese (LE), dove risiedeva, laureato in architettura, Salvatore “Totò” Negro ha iniziato la carriera politica nella Democrazia Cristiana, eletto nel 1980 nel Consiglio comunale della sua città, di cui è stato sindaco per due mandati, dal 1995 al 2004. Il quinquennio successivo lo ha visto vicepresidente della Provincia di Lecce, fino al 2009.
Nel 2010 ha avviato l’esperienza in Consiglio regionale, con l’elezione nelle liste dell’Unione di Centro. Fino al termine della legislatura ha presieduto il Gruppo consiliare, partecipando anche all’attività delle commissioni consiliari allo sviluppo economico ed ai servizi sociali. L’impegno in materia sociale è continuato nella decima legislatura regionale. Confermato nella circoscrizione di Lecce, nella lista I Popolari, ha assunto la responsabilità dell’Assessorato al welfare, benessere sociale e pari opportunità nella Giunta Emiliano.
Altri incarichi lo hanno visto componente del Consiglio dell’Ordine degli architetti di Lecce, di cui ha assunto la vicepresidenza dal 1989 al 1992, del Consiglio nazionale dell’Unione delle Province italiane (UPI) e del direttivo regionale dell’Associazione nazionale comuni italiani (ANCI).
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