Un’iniziativa particolare in quartieri difficili di una città dove la criminalità afferma la propria egemonia.
Torre Annunziata, 43.000 abitanti nella cintura metropolitana di Napoli.
Una città: terzo porto della Campania, stazione termale, centro industriale con 60 mulini e pastifici.
Un luogo dove l’attivismo prospero si mischia ad aree grigie dove trionfa la sopraffazione.
Un parroco dei luoghi di frontiera si fa portavoce di un messaggio e lancia “DisarmiAmo la città“. Si chiama don Antonio Carbone.
La notizia la riporta Napolitoday.it.
Egli dice ai bambini: “consegnamo le armi giocattolo in cambio di caramelle“.
E così i ragazzini delle zone a rischio hanno consegnato le loro armi giocattolo, al comandante della stazione dei Carabinieri, impegnandosi a rinunciare ad un futuro di sofferenze, avviandosi simbolicamente ad un futuro di cultura e divertimento. Quelle delle caramelle avute in cambio.
“È un momento cruciale per la nostra città e ho paura che non ne cogliamo l’urgenza“, ha dichiarato Don Antonio.
“Abbiamo camorristi di prima e seconda generazione e i figli si trovano davanti ad una scelta”.
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