Restituire la Senna agli innamorati di Parigi: dopo un lungo periodo di lavori, il sindaco della capitale, Bertrand Delanoe, ha inaugurato ieri un ambizioso progetto di pedonalizzazione di una parte della ‘Voie Express‘, la via a scorrimento rapido che corre lungo il fiume, tra il Pont de l’Alma e il Museo d’Orsay.
Completamente liberato dalle auto, il vasto spazio di 4,5 ettari è ormai dedicato allo sport, alla natura, e alla cultura. Sotto al Museo d’Orsay, un grande scalone di legno e acciaio – che conduce a bordo fiume – offre una vista unica. Ma serve anche a far sedere gli spettatori che da qui potranno assistere – se la pioggia lo consente – a show musicali e teatrali.
Dall’altra parte del sito, un giardino galleggiante, composto da cinque isole, permetterà a parigini e turisti di ammirare la fauna e la flora fluviale. Non lontano, a fine estate, aprirà anche un ristorante chiamato ‘Faust‘. Mentre quattro barconi verranno attraccati nei dintorni, con bar, spettacoli e crociere. Il progetto offre anche una pista di atletica, una piccola ‘via ferrata’, e delle attrezzature sportive per grandi e piccoli.
Promessa elettorale di Delanoe durante la campagna che lo portò all’Hotel de Ville nel 2008, la pedonalizzazione dei lungosenna – che è costato 35 milioni di euro, più 5 milioni di euro per la manutenzione annuale – è uno dei più controversi del suo mandato: il nuovo spazio, che sorge nel cuore della città – è stato conquistato grazie alla chiusura al traffico di 2,3 chilometri della ‘Voie Express‘.
Associazioni di automobilisti e rappresentanti del mondo economico, appoggiati dalla destra parigina e da Rachida Dati, ex ministro della Giustizia nonché mini-sindaco del VII/o arrondissement, hanno denunciato all’unisono il progetto, che a loro avviso contribuirà ad aumentare il traffico e l’inquinamento.
Per ora, la chiusura del lungosenna, effettivo dal 28 gennaio con l’inizio dei lavori, non ha tuttavia creato “problemi rilevanti“, ha sottolineato – in un’intervista al Journal du Dimanche – lo stesso Delanoe, che ha fatto della riduzione dell’uso dell’auto una delle priorità del suo mandato. Per Anne Hidalgo, la candidata socialista alle municipali di Parigi nel 2014, nonché braccio destro di Delanoe, il tempo di percorrenza per gli automobilisti è aumentato solo di sette minuti rispetto al passato. “I lungosenna sono uno dei più bei posti al mondo, iscritti nel patrimonio mondiale dell’umanità. La destra non ha fatto di meglio che trasformarli in un’autostrada urbana e oggi si ostina a mantenere queste posizioni (…) Dobbiamo correggere gli errori commessi contro la bellezza di Parigi“, ha insistito il sindaco. Come altre metropoli mondiali – Madrid, Berlino, New York – anche Parigi si è finalmente riappropriata del proprio fiume.
Mentre a Roma sono ancora in tanti a sognare un simile passo avanti. E chissà se il nuovo sindaco, Ignazio Marino, non si lasci ispirare proprio da Parigi, unica città gemellata con Roma, magari restituendo in toto alla città le splendide banchine del Tevere, in numerosi tratti in preda all’abbandono e al degrado.
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