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Palermo ritrova un suo tesoro: inaugurata dopo una lunga chiusura la Biblioteca comunale
28 Dic 2016 20:21

Un patrimonio bibliografico di circa 400 mila unità, quasi 6 mila manoscritti che documentano la cultura siciliana dal Medioevo al Novecento e 371 ritratti di uomini illustri, l’ultimo dei quali è dedicato a Paolo Borsellino. Vera chicca è però certamente una rara seconda edizione (1575) della celeberrima opera di Niccolò Copernico “De revolutionibus orbium coelestium”, inserita dall’UNESCO nell’elenco delle “Memorie del Mondo”.

Palermo ritrova oggi un suo tesoro che racchiude oltre 250 anni di storia, dopo un lungo periodo di chiusura. E’ stata infatti inaugurata e riaperta al pubblico la Biblioteca comunale di via Casa Professa, dopo un lungo periodo di chiusura dovuto ai lavori di restauro e adeguamento alla vigente normativa sulla sicurezza. A curare gli interventi l’Ufficio Città storica sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza dei Beni Culturali.

I lavori sono stati svolti per interventi successivi, il primo dei quali è iniziato nel 1997. Sono state così restituite all’antico splendore le librerie lignee della Sala lettura e Sala cataloghi, così come la Sala Amari, con deposito dei Preziosi e rari, che si apre sull’atrio interno della Biblioteca, con le sue seicentesche librerie dipinte, e le due Sale lignee, le ottocentesche sale lettura storiche al primo piano, e impreziosite dagli arredi originari con scaffalature su due livelli con ballatoi percorribili ornati dalla straordinaria collezione di ritratti di Siciliani illustri denominata Famedio (Tempio della fama). Possibile visitare le torri librarie, parte del primo intervento, con la nuova sistemazione dei volumi.

A seguire gli interventi sulla Chiesa di San Michele Arcangelo, di impianto trecentesco, sottoposta a modifiche nel Cinquecento e dal 1870 sottratta al culto e usata (fino ad oggi) per custodire i depositi librari della Biblioteca comunale e l’attiguo complesso della Chiesa dei SS. Crispino e Crispiniano con i pertinenti spazi esterni e locali adiacenti. Il primo intervento ha previsto una spesa di € 5.640.000, il secondo di € 4.435.000,00 finanziati dalla Regione Siciliana e dal Comune di Palermo.

“La riapertura del complesso – spiega il sindaco del capoluogo, Leoluca Orlando – è un segnale positivo che conferma l’impegno dell’Amministrazione nel percorso avviato di crescita culturale, attenzione al territorio e recupero dell’identità. Restituiamo alla città uno dei suoi gioielli più preziosi custodito nel cuore pulsante del centro storico. Un’occasione che tutti quanti dobbiamo cogliere per nutrire maggiore autostima nel sentirci palermitani, per il patrimonio che abbiamo e, soprattutto, per continuare in questa azione di recupero del nostro patrimonio storico, culturale e monumentale”.

Particolarmente contenta la direttrice, Eliana Calandra, che ha annunciato tra le altre cose lo sviluppo di un’app intitolata “libr@rsi” scaricabile gratuitamente per dispositivi IOS e Android, dalla quale è possibile accedere a tutti i testi del catalogo, identificando quelli di interesse e individuando le biblioteche in cui sono disponibili. “Abbiamo pensato di riaprire – ha detto – con delle visite guidate per tutto il mese di gennaio perché abbiamo il piacere di mostrare alla città la biblioteca nella sua nuova veste. Da febbraio riprenderà, invece, regolarmente la consultazione”.

Dal mese di gennaio 2017, la Biblioteca aprirà al pubblico nei seguenti orari: dal lunedì al venerdì ore 9.00-13.00 e mercoledì anche 15.30-17.30. Per tutto il mese saranno organizzate visite guidate su prenotazione a cura di personale interno (telefonare al numero 091-7407949). Da febbraio saranno riattivati i servizi di front-office, consultazione e prestito in loco.


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