Ieri, a Palermo, ha avuto ufficialmente inizio il Pride nazionale, che farà – come tengono a sottolineare gli organizzatori – della capitale siciliana per 10 giorni la capitale dei diritti umani.
L’amministrazione comunale, capitanata da Leoluca Orlando, ex portavoce di Italia dei Valori, ha allestito per l’occasione un calendario di eventi lungo dieci giorni che avrà il suo culmine nella parata di sabato 22 giugno, a cui dovrebbero prendere parte oltre 200.000 persone.
In pratica, ogni giorno, nel capoluogo siciliano ci saranno dibattiti, spettacoli, concerti, incontri, mostre e documentari, ospitati nel “Pride Village” più grande oltre che più meridionale d’Italia, potendo contare su un’estensione di quasi 70.000 metri quadrati, ospitato all’interno dei Cantieri Culturali della Zisa, dove il colore dominante è il viola.
La manifestazione – come detto – ha aperto i battenti ieri con il convegno “I diritti LGBT sono diritti umani”, a cui hanno partecipato anche il presidente della Camera dei Deputati, Laura Boldrini – cliccate qui per leggere il suo intervento (in pdf) – e la Ministra Josefa Idem. La madrina del “Palermo Pride“, invece, è l’attrice messinese Maria Grazia Cucinotta.
Tanti gli enti e le associazioni che hanno deciso di patrocinare l’evento: oltre al Comune del capoluogo siciliano, la Regione Siciliana, la Provincia Regionale di Palermo, Confindustria Palermo, l’Ambasciata degli Stati Uniti d’America, l’Università degli Studi di Palermo e il Coni Sicilia.
Simbolo del “Palermo Pride” è l’arcobaleno tant’è che il Teatro Massimo – il terzo più grande d’Europa – fino al termine della manifestazione sarà illuminato con i suoi colori perché, come ha affermato il prefetto Fabio Carapezza Gattuso, “il Teatro è luogo d’incontro in cui convivono in armonia le più diverse identità: illuminare le colonne del pronao vuole dire per noi affermare ancora una volta il nostro impegno in favore dei diritti di tutti i cittadini“.
Entusiasta (e assai criticato per questo dalle forze di destra cittadine) il sindaco Orlando: “Il Pride Nazionale è un evento che per noi rappresenta una nuova tappa verso la candidatura di Palermo a Capitale europea della cultura perché la nostra città non è solo mare sole e monumenti ma è anche luogo di libertà e uguaglianza; luogo di affermazione e promozione di diritti“.
Tra l’altro, proprio a ridosso dell’inizio del Palermo Pride, il Consiglio Comunale ha approvato il regolamento che istituisce il registro delle unioni civili, definite dal provvedimento come “il rapporto tra due persone maggiorenni di sesso diverso o dello stesso sesso che non siano legati da vincoli giuridici (matrimonio, parentela, affinità, adozione, tutela e curatela)”.
Infine, una curiosità. Il “testimonial” della manifestazione è Giuseppe Garibaldi. Negli opuscoli stampati per l’occasione l’eroe dei due mondi dice a Bixio la storica frase: “Nino, domani a Palermo!” e il patriota risponde con: “Ok, amò!“.
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