Con la firma del protocollo d’intesa per l’incremento della dotazione idrica a scopo irriguo, avvenuta martedì scorso, Calabria e Basilicata diventano regioni ancora più vicine.
Anche alla presenza del Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, ho ribadito quanto già condividiamo con la Calabria: una delle più importanti risorse naturalistiche del Mezzogiorno come il Parco Nazionale del Pollino e il mare che bagna le coste delle due regioni.
E tanto sul versante jonico quanto su quello tirrenico è stato sottoscritto negli scorsi anni un importante accordo tra 40 operatori del settore turistico e ricettivo (rete di impresa) lucani, pugliesi e calabresi.
Con il protocollo d’intesa di oggi facciamo un altro importante passo in avanti nel rapporto di collaborazione fra le due regioni.
L’obiettivo è quello di incrementare le dotazioni idriche per gli usi irrigui del territorio dell’Alto Cosentino jonico che, sono certo, favorirà la crescita e lo sviluppo agro alimentare di questo territorio con positive ricadute economiche sia per la Calabria che per la Basilicata.
È il segno di un Mezzogiorno che ce la mette tutta e che vuole farcela, che trova in questo nuovo protagonismo delle Regioni e dei presidenti che interpretano le politiche di sviluppo regionali, un motore attraverso cui poter raccogliere la sfida del nuovo, dell’innovazione, soprattutto nel settore agroalimentare, driver importante di sviluppo.
E sono certo che la firma di questa intesa favorirà il futuro ingresso della Regione Calabria nella SpA in via di costituzione tra le Regioni Basilicata, Puglia e lo Stato, per la gestione del Sistema Idrico Primario (Società che segnerà la definitiva soppressione dell’Ente Irrigazione, attuale gestore.
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