Non è vittimismo. E’ un dato di fatto.
Fate una prova e vedete se non ho ragione. Cercate, con google, lo spazio che i grandi quotidiani on line hanno dedicato al disastro, causa maltempo, a quanto accaduto in questi sette giorni in Calabria o in Basilicata. Poi fate la stessa ricerca, usando la parola chiave “maltempo” e aggiungete la parola Sardegna dove – al di là purtroppo della perdita di vite – si sono registrati danni strutturali non più gravi di quelli che in questi giorni hanno flagellato Basilicata o in Calabria. Visto? Sui grandi quotidiani on line troverete al massimo un paio di notizie brevi sulle regioni del Sud. Pagine e pagine sulla Sardegna.
Vi faccio un altro esempio: avete sentito parlare per caso di Montescaglioso, in Lucania, dove da quattro giorni ormai è emergenza, citta di 10mila abitanti a pochi km da Matera che l’anno scorso ebbe addirittura il premio “Gioiello D’Italia 2012”? No, vero? A noi quello che sta accadendo lo raccontano i colleghi di un giornale locale e se volete trovarne traccia dovete cercare le notizie sui giornali della Basilicata on line e pochi altri attenti, come noi qui su Resto al Sud: dicono che a zona Cinque Bocche a ridosso della strada chiamata “Piani Bradano”, o più comunemente “scorrimento veloce”, che porta sulla Sp 175, gli automobilisti che stavano percorrendo in quel momento l’arteria, due giorni fa, sono stati sorpresi dall’improvviso sollevamento dell’asfalto, che a causa di una frana si sarebbe alzato, cedendo in alcuni tratti. Dicono che il cedimento, però, va avanti, e la “crepa” di oltre due km, si stia alzando sempre piu’. Segno che c’è qualcos’altro, oltre il maltempo.
Dicono, poi, che hanno sgombrato case, palazzi, via via che la voragine prendeva lunghezza e profondità e soprattutto che è crollato l’ipermercato Lidl, vicino al cimitero di Montescaglioso, proprio dove era iniziato lo scivolamento a valle verso contrada Capoiazzo. E che continuano ancora adesso, spaventosi, i boati per i crolli e cedimenti delle case circostanti.
Questo è quanto: sappiamo anche, sempre grazie ai colleghi lucani, che la Giunta regionale della Basilicata ha chiesto lo stato di emergenza e ha stanziato un milione di euro per gli interventi più urgenti, che oggi è atteso il neo presidente della Regione Pittella, che l’Italgas ha dovuto chiudere la condotta principale alla città, che l’energia elettrica è stata sospesa in tutta la zona, che le scuole rimarranno chiuse anche per la mancanza di riscaldamento e elettricità, che la Protezione civile sta là, come in ogni disastro che si rispetti.
Peccato che però non ci siano le telecamere di tg nazionali. Né di quelli pubblici, né di quelli privati. E, scusate la malizia, secondo noi non solo perché non ci è scappato il morto. La verità è che se ne fregano: qui siamo al Sud, dove la pioggia non fa rumore.