Oggi, lunedì 10 aprile, negli studi di Sky Arte a Milano ho preso parte alla conferenza stampa di Sky Arte Festival che si terrà dal 5 al 7 maggio a Napoli.
Con Andrea Zappia, Amministratore delegato Sky e Roberto Pisani, Direttore Sky Arte.
Abbiamo apprezzato la scelta di Sky di Napoli per un festival dell’arte perché premia la straordinaria stagione di rinascita che la città sta vivendo in ogni campo e di cui la nuova classe dirigente si è fatta interprete e portavoce.
Scegliere Napoli significa aver scelto la città europea che meglio di qualunque altra riesce a coniugare valori come la solidarietà, la tolleranza, l’accoglienza, la fratellanza tra i popoli perché Napoli è da sempre luogo di incontro di civiltà.
Perché Napoli è sicuramente una città occidentale, ma da sempre, per la sua posizione geografica e la sua storia millenaria, è riuscita ad assimilare, fondere, far convivere i valori dell’occidente con le Civiltà dell’Oriente.
Scegliere Napoli significa poter svolgere un festival delle arti nella città dell’arte, della musica. E significa poter svolgere un festival all’interno di un centro storico che è il più esteso in Europa ed è per la sua naturale bellezza per intero protetto e patrimonio Unesco, patrimonio dell’umanità.
Scegliere Napoli significa puntare su una città che ha cambiato radicalmente il modo di fare e intendere la politica come servizio per i cittadini e non esercizio del potere.
La politica a Napoli da sei anni a questa parte ha il volto pulito e le mani pulite del sindaco Luigi De Magistris che è stato determinante per il riscatto della città e nel creare una nuova classe dirigente competente e giovane che con lui ed assieme ai napoletani ha restituito decoro e dignità alla politica e alla città che da alcuni anni è oramai stabilmente meta di pellegrinaggio di un turismo che l’aveva abbandonata per una criminalità arrembante e perché sommersa dai rifiuti.
Scegliere Napoli significa scegliere una città giovane, intraprendente che ha voglia di cambiare. Una città che si vuole raccontare e vuole essere raccontata non più con stereotipi, pregiudizi e banali rappresentazioni che resistono solo nelle menti di quanti non vengono a Napoli da anni e pretendono di conoscerla ancora.
Scegliere Napoli dimostra che Sky, mi auguro, ed è uno dei motivi per cui sono qui, ha capito che Napoli era ed è tornata ad essere una capitale culturale del Mediterraneo, che non è come qualche stolto sostiene la palla al piede o il cappio al collo dell’Italia ma una straordinaria risorsa (morale, culturale, economica) di cui questo Paese ha bisogno per non affondare definitivamente.
Scegliere Napoli significa aver scelto una città che ha tremila anni di storia e che questa storia è oggi nelle mani della popolazione più giovane del Paese.
Il mio augurio è che questo festival non sia uno spot, una macchia, un colpo e via ma che diventi un impegno permanente di Sky a Napoli, perché Napoli ha bisogno anche del racconto di Sky (non di un modello narrativo unico) che spiega Napoli e i suoi mille colori.
E poiché a Napoli siamo soliti dire: “nessuno nasce invano sotto un vulcano“, questo festival, che nasce a Napoli, ai piedi del Vesuvio, abbiamo la certezza essere destinato a cose grandi. È destinato ad incontrare i cuori delle persone, come solo l’arte può fare e a rigenerare i territori, proprio come il tema scelto, la rigenerazione, perché solo l’arte e la cultura generano libertà ed etica.
Su www.festivalskyarte.com tutte le info per partecipare!