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Napoli capitale del turismo italiano

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Parte da Napoli il nuovo corso del turismo italiano che “vuole riprendere il primato nel mondo che deteneva negli anni ’70”.

Questo l’ambizioso obiettivo con cui il sottosegretario al turismo Francesca Barracciu ha inaugurato la XVIII edizione della Borsa Mediterranea del Turismo che si tiene a Napoli fino a domenica.

Un obiettivo che si raggiunge, secondo la Barracciu, “attuando le riforme necessarie e con politiche attente, come la riforma del titolo V della costituzione, che riporterà le competenze del turismo in capo allo stato: non si tratta di escludere le Regioni ma di creare una regia forte e unica del prodotto Italia, con una programmazione unica per presentarci più forti verso i mercati europei e internazionali”.

L’esponente del governo Renzi ha sottolineato anche come “l’offerta turistica italiana – ha detto – sconti il ritardo sul terreno della digitalizzazione e della tecnologia. Il Governo è pronto ad accompagnare e sostenere imprese ed operatori nel percorso di modernizzazione del comparto. In tal senso un segnale importante è stato dato ieri con la firma del Ministro Franceschini del decreto che istituisce il Laboratorio per il Turismo Digitale”.

Barracciu ha elogiato le iniziative messe in campo dalla Regione Campania con l’organizzazione del Grand Tour che partirà a breve dopo essere stato presentato alle maggiori fiere internazionali del settore.

“Una intuizione concui lavoriamo alla valorizzazione delle nostre grandi bellezze riportando in vita un’itinerario del ‘700 con i nuovi linguaggi della tecnologia e un cartellone di eventi di teatro, musica, teatro e valorizzazione degli itinerari turistici ed enogastronmico. Questo ci porta a primi dati ancora timido ma positivi che ci permettono di guardare con ottimismo al fatto che il turismo possa contribuire allo sviluppo dell’economia della Regione”.

Segnali confermati dal presidente della Camera di Commercio di Napoli Maurizio Maddaloni che ha parlato di “dati più confortanti dai mercati europei ed extraeuropei”, ricordando l’impegno dell’ente camerale con “il piano straordinario di incentivi rivolto ai tour operator” ma anche la mancata attuazione da parte della Regione Campania della “legge regionale di riforma del comparto turistico che attendiamo da oltre trent’anni”.

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