Nel paese di Checco Zalone riapre il cinema. Capurso infatti non aveva un cinema da oltre vent’anni. E tra l’altro l’unica sala presente in passato – oggi un rudere – si trova proprio accanto alla scuola elementare e alla scuola media che l’attore ha frequentato. «Ma lo sarà ancora per poco. Il cinema di Capurso riaprirà», assicura Francesco Crudele, il sindaco della città, a capo di una lista civica che prende elementi di destra e sinistra. Il prossimo 29 novembre sarà approvato in Consiglio comunale il bilancio, che prevede anche lo stanziamento di 726 mila euro per ricostruire l’ex cinema.
La cifra è prevista dal Piano triennale delle opere pubbliche 2013-2015, approvato lo scorso maggio. Il finanziamento complessivo è di quasi un milione di euro: per la seconda tranche di lavori saranno necessari altri 270mila euro. «Fondi comunali che abbiamo ottenuto con i risparmi degli anni scorsi» afferma Crudele. I tempi per recuperare quello che oggi è un rudere sono ancora incerti, ma il processo – una volta approvato il bilancio – sarà avviato.
Dal 1985, dunque, Capurso non ha più avuto un cinema. All’epoca della chiusura Luca Medici aveva 8 anni. E oggi, con lo pseudonimo di Checco Zalone, è l’attore protagonista dei due film (entrambi diretti dal barese Gennaro Nunziante) che hanno incassato di più nella storia del cinema italiano. Che bella giornata incassò 43.474.047 di euro nel 2011, l’ultimo Sole a catinelle, ancora in sale, ha registrato fino a mercoledì – dati Cinetel – un incasso di 45.025.768 biglietti (per 6.920.136 biglietti totali). I due film sono rispettivamente al quarto e terzo posto nella classifica globale in Italia (che comprende anche lavori non italiani): al secondo posto c’è Titanic con 50.217.865 di euro, al primo Avatar con 65.666.319 di euro (entrambi diretto da James Cameron).
L’idea, spiega il sindaco, è comunque di realizzare una sala polifunzionale di meno di 200 posti. E l’intenzione è di coinvolgere Zalone nel progetto. Ricorda l’assessore Laricchia di averne parlato proprio qualche giorno fa con l’attore. “Quando riaprite il cinema?”, mi ha chiesto. Io gli ho risposto “Presto, soprattutto se ci dai un po’ dei milioni di euro che stai guadagnando con il tuo film”. Lui ovviamente ha risposto alla sua maniera e mi ha mandato a quel paese conclude, ridendo, Laricchia.