È stata presentata oggi al Cineporto di Foggia la XV edizione del Festival della Letteratura Mediterranea, ideata e curata dall’associazione Mediterraneo è Cultura, in programma a Lucera dall’8 all’11 giugno.
“Tutto un paese sorge intorno ai giovani” è il tema scelto quest’anno, nato dalla parafrasi dei versi di una poesia di Vittorio Bodini, poeta pugliese del ‘900. «Ci è piaciuto usare un verso di Bodini perché lui era avanti rispetto ai suoi tempi, perché si può parlare di una cultura mediterranea, del sud, inquadrata in un’Europa più ampia. Forse Bodini è il poeta che ha dentro di sé la contraddizione di provenire da un paese piccolo e di essere capace di guardare e sentire il mondo», ha affermato Maria Del Vecchio presidente di Mediterraneo è Cultura, che ha aggiunto: «con questa edizione del Festival vogliamo fermarci a riflettere sulla condizione dei giovani – italiani, pugliesi – che devono comprendere le altre culture e crediamo che questo sia possibile attraverso la letteratura, la musica, l’arte».
Nei quattro giorni del Festival, il cui programma è stato illustrato da Annarita Favilla, il tema sarà declinato attraverso diversi linguaggi artistici e forme di scrittura, con protagonisti autori, giornalisti, attivisti, artisti, operatori culturali provenienti dall’area del Mediterraneo.
30 ospiti, 7 focus letterari e confronti su temi d’attualità, 2 performance artistiche e 1 mostra fotografica, 2 momenti dedicati al teatro e 3 alla musica. Che renderanno Lucera luogo di scambio e produzione di conoscenze, amicizie e idee.
L’apertura ufficiale del XV Festival della Letteratura Mediterranea si terrà giovedì 8 giugno alle 19.30 alla Biblioteca Comunale San Pasquale. A seguire il focus sulla graphic novel, Intercultura e identità fluide, che vedrà il confronto tra Takoua Ben Mohamed, graphic journalist italo-tunisina che a 14 anni ha fondato il “Fumetto intercultura” e Essia Imjed, attivista italo – tunisina impegnata nella promozione dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
Dalla graphic novel si passa al reportage con il focus Informare nella società migrante che vedrà ospiti – venerdì 9 giugno alle 20.30 a Rampa Cassitto – Annalisa Camilli, giornalista italiana (Internazionale),
Brahim Maarad, giornalista italo-marocchino (Espresso) e Fouad Roueiha, giornalista e attivista italo-siriano (Osservatorio Iraq).
Spazio alla poesia domenica 11 giugno alle 11.30 alla Fortezza Svevo-Angioina con il focus Perché sono un poeta a cui prenderanno parte il poeta cipriota Jenan Selçuk, il poeta italiano Valerio Grutt, il poeta e fondatore di Interno Poesia Andrea Cati e la poetessa e direttore artistico di Parco Poesia Isabella Leardini.
Sempre domenica 11 giugno appuntamento in Piazza Lecce alle 18.30 con Da Miracolo Italiano a Rainbow Republic in compagnia di LaLaura e Fabio Canino di Radio 2 e alle 20.00 con il focus sulla letteratura Nel romanzo senza frontiere che vedrà la partecipazione di Faruk Šehić, autore e giornalista bosniaco, Ruska Jorjoliani, autrice nata in Georgia che vive a Palermo e Elvira Mujčić, scrittrice e traduttrice italo-bosniaca.
Il Festival della Letteratura Mediterranea esplora il tema scelto anche attraverso il teatro. Quest’anno sono due i momenti dedicati a questa forma espressiva: giovedì 8 giugno alle 21.30 Al Chioschetto da Gerardo (Villa Comunale) con La terra del mio poema – Viaggio conviviale nei versi di Mahmoud Darwish, un progetto di Iyas Jubeh e Bruno Soriato; venerdì 9 giugno alle 22.00 a Rampa Cassitto con Sempre Domenica di Controcanto Collettivo, spettacolo vincitore di In-Box 2017.
Poi sarà la volta della musica, linguaggio universale e ingrediente importante di denuncia e conforto per le nuove generazioni. Due i focus, uno sulla musica rap e l’altro sulla musica d’autore, in programma sabato 10 giugno in piazzetta Del Vecchio. Alle 19.00 ci sarà La sfida della rima con Amir Issaa, rapper nato a Roma da padre egiziano, Poetic Pilgrimage, duo hip hop femminile musulmano e Valerio Millefoglie, scrittore, giornalista e musicista italiano. Alle 20.30 E scriveva le canzoni con Francesco Raiola, capo area Musica Fanpage.it, e con i cantautori italiani Francesco Di Bella e Diodato.
Al Festival della Letteratura Mediterranea oltre a parlare di musica, si ascolteranno concerti. Sabato 10 giugno alle 22.30 in via D’Angiò ci sarà il live di Amir Issaa e delle Poetic Pilgrimage, che sarà aperto e chiuso dal dj set di _thevivo.
Domenica 11 giugno il live alla controra con Francesco Di Bella (ex 24 Grana) che rientra nel format Te lo scrivo nell’orecchio ideato da Mediterraneo è Cultura. Questa volta misterioso non sarà l’ospite ma solo il luogo in cui si terrà il concertino (ingresso a invito, con prenotazione. Solo 100 posti, per info nellorecchio@gmail.com).
A chiudere la XV edizione del Festival della Letteratura Mediterranea sarà, domenica 11 giugno alle 21.30 al Teatro Garibaldi, Colapesce con Isola di fuoco, un concerto per visioni sulle immagini del regista Vittorio De Seta (prevendite su Eventbrite, per info assmed.cultura@gmail.com).
Il Festival sarà arricchito anche dall’arte, grazie al supporto di Salvatore Lovaglio e dell’Associazione Mecenate che ha l’obiettivo di continuare a far riflettere sul tema del Festival durante l’intero anno, organizzando sei mostre con diversi artisti che lavoreranno sul tema “Tutto un paese sorge intorno ai giovani”.
Venerdì 9 giugno alle 18.30 alla Biblioteca Comunale San Pasquale ci sarà l’apertura della mostra fotografica di Claudia Borgia Behind. Secularism and religion in Iran, visitabile fino al 16 giugno.
Due le performance in programma: Parole passeggere di Elena Bellantoni, sabato 10 giugno alle 18.00 in Piazza Duomo e La strada che mi manda verso mia mamma di Laure Keyrouz e Silvia Galluccio, domenica 11 giugno alle 9.30 nella Torre della Fortezza Svevo-Angioina.
La conferenza stampa si è chiusa con la proiezione del docu-spot del XV Festival della Letteratura Mediterranea ideato e diretto dal regista Luciano Toriello in collaborazione con la sceneggiatrice Annalisa Mentana, che vede la presenza di Pino Maiorano.
«È un piccolo documentario di due minuti che introduce il Festival e invita a guardare il mondo con occhi diversi – ha spiegato Luciano Toriello – è una storia che Pino mi racconta continuamente, una sorta di documentario che vuole riportare le fotografie ai legittimi proprietari. Noi stiamo cercando il bambino presente nel documentario, con la speranza che sia vivo e che sia accolto e abbracciato da un mondo che è ancora sensibile alla bellezza, alla vita».