Non poteva che chiamarsi “L’intimità del genio”. La mostra allestita a Campobasso nel Palazzo Gil e dedicata a Picasso, ha infatti il merito di aprire una porta sull’universo interiore del grande artista. Sono quasi 200 le opere esposte, provenienti da collezioni private, in grado di ricostruire gli aspetti più intimi e conflittuali della personalità di Picasso. Ma ciò che colpisce è anche la perfetta organizzazione degli spazi espositivi, in un percorso che coinvolge il visitatore dall’inizio alla fine. Un viaggio emozionante nell’opera di Picasso come ceramista, disegnatore e incisore. All’interno sono previsti anche laboratori creativi per i ragazzi e una sezione video in cui è raccontato il rapporto travagliato dell’artista con l’amore e le donne della sua vita.
Le sezioni in totale sono sette. Oltre alle 29 ceramiche, in grado di esprimere tutta la fantasia e la creatività di Picasso, è possibile ammirare anche la produzione dell’artista per lo spettacolo sul folklore e il balletto spagnolo intitolato “Le Tricorne”, con 26 disegni per i costumi e 6 illustrazioni di particolari. A queste opere si aggiungono le 38 incisioni della “Carmen”, le 66 tavole e 2 frontespizi de “La Célestine”, le 12 incisioni de “Le Cocu magnifique”, le 8 litografie di “Balzac” che Picasso realizzò nel 1952 in onore del padre del Realismo nella letteratura europea. E infine le celebri incisioni della serie “Arlecchino”.
“Picasso, il genio, l’artista, interprete di altri artisti e culture, inventore di nuovi modi di espressione pronto sempre a cambiarli in nome di un’idea – afferma Piernicola Maria Di Iorio, curatore della mostra – si rivela nelle sue vesti più intime e riservate. La forza e la bellezza della grafica originale e della ceramica di questa mostra è rappresentazione personale della vita di Picasso, un getto autobiografico che indaga, con particolare riguardo, alle donne e al teatro, al balletto e alle arti tutte”.
“L’intimità del genio” resterà aperta fino al prossimo 17 aprile. L’esposizione è curata da Stefano Cecchetto con Piernicola Maria Di Iorio, ed prodotta dalla Fondazione Molise Cultura con il Patrocinio della Regione Molise e il sostegno di BPER Banca. L’organizzazione, invece, è di Arthemisia Group. Assolutamente da vedere.
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