Qualche settimana fa il numero uno di Apple Tim Cook ha incontrato a Palazzo Chigi cinque startup italiane. Tra queste c’era anche Ganiza di Francesco Marino, startup catanese che aiuta gli utenti a organizzare il tempo libero con i propri amici. “È stato un incontro davvero emozionante – dice Francesco – abbiamo avuto la possibilità di presentargli il nostro prodotto.” Se pensate a una semplice formalità, vi sbagliate di grosso: “Tim Cook si è dimostrato realmente interessato alle idee che aveva davanti – continua Francesco – e per ognuno di essa ha dato un suo parere”. Ganiza ottimizza al meglio il tempo che ognuno impiega per organizzare una semplice uscita con i propri amici. “Tramite un sistema di voti si possono evitare le interminabili discussioni su whatsapp e si riesce a organizzare in modo semplice un’uscita tra gli amici”. Inoltre, il sistema non è chiuso ai soli utenti di Ganiza, ma i voti possono arrivare anche da chi ha account su altri social.
L’impegno di Francesco non è solo di tipo imprenditoriale. Lui è infatti una delle colonne di Youthub Catania, associazione che promuove la cultura di impresa ai piedi dell’Etna. “Nonostante le difficoltà strutturali, cerco di portare avanti l’idea che fare impresa al Sud Italia è possibile, basta avere uno sguardo internazionale. I recenti investimenti di Apple o di Cisco, sono un ulteriore segnale che qualcosa sta cambiando”.
Ganiza è un’applicazione mobile disponibile per iOs, Android e Microsoft.
Mettere insieme il metodo Montessori e la stampa 3D e portarlo nelle scuole di Italia. È più o meno questo l’intento del progetto Montessori 3D, iniziativa che l’incubatore Boboto sta portando avanti insieme al FabLab Lecce. “L’idea è venuta molto naturalmente – spiega Iliana Morelli di Boboto – perché la stampa 3D e il taglio laser permettono di realizzare oggetti a costi ridotti. Abbiamo quindi pensato di utilizzare queste tecniche per realizzare il cosiddetto materiale strutturato che solitamente è molto costoso e difficile in caso da riparare”. Così nasce Montessori 3D progetto nazionale che si appresta a entrare in una fase di testing: “Siamo alla ricerca di una scuola per ogni regione italiana che testi i nostri prodotti e ci dia dei pareri – continua Iliana – in modo da poter apportare migliorie nel caso in cui ce ne fosse bisogno”. Le scuole interessate possono candidarsi secondo un calendario ben preciso:
- 15 febbraio – 22 febbraio 2016: apertura iscrizioni per scuole del Sud e Isole d’Italia (Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia, Basilicata, Campania, Molise);
- 14 Marzo – 21 Marzo 2016: apertura iscrizioni per le scuole del Centro Italia (Toscana, Lazio, Abruzzo, Marche, Umbria);
- 11 Aprile – 18 Aprile 2016: apertura iscrizioni per le scuole del Nord Italia (Emilia Romagna, Liguria, Veneto, Lombardia, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Trentino-Alto Adige, Valle D’Aosta).
Per presentare la propria candidatura basta inviare una mail da parte della scuola a: info@boboto.it. “Tutte le iscrizioni che arriveranno al di fuori di queste date – puntualizza Iliana – verranno scartate”. Per leggere il regolamento completo e tutte le specifiche del progetto potete visitare boboto.it.
L’ultimo ospite di questa puntata è Luca Capobianco di Vectis, azienda che realizza sistemi software integrati con algoritmi e elettronica per smart factories. L’ambito è quello dell’Internet delle cose e dei big data, anche se, nel caso di Vectis, la mole dei dati non è così complessa. Luca ha potuto beneficiare dell’ormai noto servizio di networking internazionale offerto da Nastartup. Qualche settimana fa infatti è volato a Barcellona in Spagna e ha avuto la possibilità di visitare il TAG di Barcellona (come avevano fatto i ragazzi di Boosha tempo fa) e il Barcelona Activa, “organismo del Comune di Barcellona in cui vengono promosse tutte le attività di sviluppo del settore industriale” che al suo interno ospita Seed Rocket, azienda che si occupa di mettere insieme startup e business angels. “La rete di conoscenza nel nostro lavoro è fondamentale – dice Luca – soprattutto in una fase di kick-off per capire di cosa ha bisogno il proprio mercato e di gestire anche le conoscenze con altri attori che operano nello stesso ambito”.
Vectis sta per lanciare il restyling del proprio sito (che potete trovare in anteprima qui) vectislab.it.
La foto di copertina, via Ganiza
Due parole su Start Me Up:
C’è un sud in movimento e con Start Me Up lo racconto in radio: un appuntamento settimanale che cerca di mettere in risalto i progetti e le storie di chi scommette sulla propria idea e la porta avanti. Ho scelto la radio perché l’ho sempre reputato il mezzo a me più congeniale ed è quello che permette di creare connessioni con più facilità. Sono di Messina, ma non ho mai immaginato un programma incentrato solo sulla mia città. Sin dall’inizio l’intento era quello di raccontare quello che succede da Roma in giù, cercando di fare rete con le altre città del Sud Italia.
Start Me Up è prodotto da Smartwork con il supporto di Spreaker e Keedra
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