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L’Ilva consuma l’acqua del fiume
15 Apr 2014 09:41

“E’ in costante diminuzione il consumo di acqua del Sinni, che nel 2013 si è attestato a circa 7 milioni di metri cubi. La società peraltro non preleva direttamente le acque dal Sinni e dal Tara ma le acquista dalla Eipli, l’Ente per lo Sviluppo e l’Irrigazione e la Trasformazione Fondiaria in Puglia, Lucania e Irpinia”.

Lo sottolinea l’Ilva in una nota replicando a recenti dichiarazioni del co-portavoce nazionale dei Verdi Angelo Bonelli. “Gli impianti – aggiunge l’azienda – sono raffreddati in modo indiretto con acqua di mare. L’acqua del Sinni viene utilizzata come acqua di processo tal quale o dopo trattamento di demineralizzazione. Da tempo il consumo di acqua del Sinni si è ridotto sempre più in quanto, in alternativa, Ilva effettua la dissalazione dell’acqua dei pozzi interni autorizzati che hanno un contenuto salino elevato”.

In merito al riutilizzo delle acque reflue affinate degli impianti di depurazione Gennarini-Bellavista, l’Ilva fa presente che “qualora non si riesca ad addivenire ad un accordo con la Regione si rende disponibile a farsi carico della realizzazione di un impianto dissalatore dell’acqua Tara”.


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