I dipinti di Leonardo da Vinci, Raffaello e Caravaggio diventano “digitali” grazie alla mostra inaugurata in questi giorni al complesso monumentale di San Domenico Maggiore a Napoli. La rassegna, che resterà aperta fino al 21 aprile del prossimo anno, permette al visitatore di osservare in chiave assolutamente moderna, capolavori come “L’ultima cena” di Leonardo da Vinci, la “Scuola di Atene” di Raffaello e i celebri ritratti di Caravaggio. Si tratta di riproduzioni ad alta fedeltà che esaltano i capolavori dei tre grandi maestri e permettono all’osservatore di ammirare nel dettaglio le opere d’arte realizzate. Il titolo della mostra è: “L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità digitale”.
Sono sessantatré, in particolare, i dipinti di Caravaggio, trentasette quelli di Raffaello e diciassette le opere di Leonardo. Per gli organizzatori si tratta di un esperimento unico che permette ai visitatori di farsi un’idea abbastanza precisa dei maestri del Rinascimento. La rassegna ha ottenuto l’alto patronato del Presidente della Repubblica ed è promossa dalla Rai, dal Comune di Napoli e dall’associazione Pietrasanta.
Il progetto è stato ideato da Renato Parascandolo, mentre la direzione scientifica è affidata a Ferdinando Bologna. Gli stessi organizzatori l’hanno definita una mostra “impossibile” che nasce “da una riflessione sulla crisi strutturale che investe i musei di tutto il mondo e dalla considerazione che, nell’epoca della riproducibilità digitale dell’opera d’arte, la riproduzione dev’essere tutelata e valorizzata, perché una diffusione veramente capillare e di massa delle opere d’arte può essere garantita solo dalle riproduzioni”, ha dichiarato Renato Parascandolo.