Ci sono state tante occasioni, pubbliche e private per ricordare Renata Fonte, una donna coraggiosa, una mamma premurosa, una amministratrice pubblica libera e onesta.
La ricordiamo ogni anno il 31 marzo, giorno in cui fu uccisa dalla mafia nella sua Nardò, pagando il prezzo estremo per aver voluto salvare l’area del parco di Porto Selvaggio dalle speculazioni edilizie.
Renata in realtà è un modello quotidiano per me e per tanti amministratori pubblici e servitori dello Stato.
Sono davvero contento che finalmente da martedì, a distanza di quasi 33 anni, l’Aula Consiliare di Nardò porti il suo nome.
Faccio i complimenti al Sindaco Pippi Mellone che ha mantenuto l’impegno preso e stringo come sempre in un abbraccio fraterno Sabrina e Viviana che mantengono vivo il ricordo della loro mamma con forza e dolcezza.