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L’arte contemporanea a Napoli è una provocazione

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Dopo la mostra provocatoria “Gabinetto segreto II” sui dipinti di Pompei in chiave digitale, il Cam (Museo d’arte contemporanea di Casoria) torna sulla scena con una nuova provocazione “didattica”. L’obiettivo è provare a spiegare ai visitatori alcune installazioni contemporanee come la merda d’artista o i teschi di Damien hirst e Rebecca Horn.

Il Cam si è inventato la “Cam art box”: una scatola attraverso cui i visitatori possono osservare oggetti che richiamato alle opere “più indecifrabili” degli artisti contemporanei. La performance concettuale si è svolta al Palazzo delle Arti di Napoli con il quale è nata unna collaborazione artistica finalizzata alla promozione dell’arte contemporanea. A promuoverla è stato, in particolare, l’assessore alla Cultura del Comune di Napoli Nino Daniele, insieme ad Antonio Manfredi, direttore del CAM, e con il pittore napoletano Elio Waschimps.

Proprio Manfredi ha definito la “Cam art box” “un’operazione concettuale che attraverso gli oggetti presentati rimanda a famosissime opere d’arte. La performance, provocatoriamente allestita come un lancio pubblicitario con tanto di ‘Manuale d’uso’, hostess di sala e spot televisivo vuole in realtà porre l’accento da un lato sulla distanza che spesso intercorre tra il pubblico e l’arte contemporanea e dall’altro sulla eccessiva mercificazione dell’arte”. L’installazione sarà visibile fino al prossimo 12 gennaio.

Per chi si è chiesto se la merda d’artista puzzava – spiegano gli ideatori del progetto – per chi ha pensato che a strappare una tela sono bravi tutti, per chi non distingue il sopra e il sotto di una macchia chiamata “Untitled”, per chi assistendo ad una performance pensa che certa gente proprio non ha niente da fare, per chi considera l’arte contemporanea qualcosa che proprio non si capisce, ora c’è “Cam art box”: la scatola dei desideri, tutto quello che volevi sapere sull’arte contemporanea e non hai mai osato chiedere. L’elegante set di sopravvivenza per il mondo del contemporaneo. Prenota anche tu l’oggetto dell’anno, così le performance o le installazioni non saranno più un mistero!”.

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Redazione